Taglia le vene al marito, poi tenta il suicidio: arrestata

di Nicola Rosselli

 GRICIGNANO. Ha prima tagliato i polsi al marito con una lametta da barba, forse per il disperato scopo di mettere fine alle sofferenze dovute alle sue condizioni di salute e ad un recente ictus, poi ha fatto altrettanto su di sé.

Solo l’intervento tempestivo dei sanitari del 118 ha scongiurato quella che poteva essere l’ennesima tragedia familiare. E’ successo a Gricignano, nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 4.Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, A.R., 53 anni, in preda ad un raptus, mentre era sola in casa con il marito, A.S., 58 anni, ha impugnato una lametta e tagliato le vene ai polsi del coniuge, non autosufficiente, che quindi non ha potuto reagire al tentativo di omicidio. Mentre lui perdeva i sensi, la donna, resasi conto di quanto stava accadendo, ha deciso di suicidarsi, tagliandosi anche lei i polsi.

Il nipote della donna, che vive nella stessa palazzina, udendo le urla e strani rumori, ha allertato l’ambulanza. Quando i paramedici sono entrati nell’abitazione di via IV Novembre si sono ritrovati davanti i due coniugi esanimi, in un lago di sangue, trasportandoli subito al pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa, dove sono stati rianimati e curati.

Entrambi, la mattina successiva, sono stati dimessi dal nosocomio ma la donna è stata arrestata, con l’accusa di tentato omicidio, e condotta nel carcere femminile di Pozzuoli.Sul caso ora indagano i carabinieri della compagnia di Marcianise, guidati dal capitano Nunzio Carbone, e della locale stazione.

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