Tesoreria, il Comune perde al Tar. Comitato: “Difeso l’indifendibile”

di Redazione

 FRIGNANO. “E’ stato causato un inutile danno erariale di cui qualcuno dovrà rispondere!”. Questa è l’accusa mossa all’amministrazione Piatto, da parte di un neo costituitosi comitato cittadino, per aver “sprecato soldi pubblici al fine di difendere una delibera indifendibile”.

Si tratta della causa, proposta al Tar della Campania, riguardante la società di gestione di tesoreria Getet Spa. Procediamo per ordine. Nel 2013, con la delibera numero 3 del 20 marzo, il Consiglio comunale di Frignano, senza svolgere alcuna gara ad evidenza pubblica, ha prorogato di altri quattro anni la convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria alla Banca della Campania Spa.

La Getet, in quanto titolare di un interesse legittimo ritenuto leso, che avrebbe potuto partecipare alla gara, aveva proposto ricorso al Tar della Campania. La battaglia intrapresa dai legali della società di riscossione veniva vinta con la sentenza 1996 del 21 giugno scorso.

L’organo della giustizia amministrativa, infatti, con la propria decisione annullava la delibera approvata con disarmante e inspiegabile disinvoltura. Nella sentenza si leggono i motivi dell’annullamento che il Tar ha stabilito essere almeno una diecina. Si va dalla falsa applicazione dei principi generali di evidenza pubblica al mancato rispetto dei principi di concorrenza, imparzialità e trasparenza, passando per la violazione delle direttive comunitarie.

Il Comune ha di fatto posto in essere una libera contrattazione con l’istituto di credito, peraltro accettando condizioni contrattuali che avevano peggiorato il costo del servizio, ovvero il tasso di interesse applicato alle anticipazioni di cassa concesse, con uno spread (udite, udite) del 600% in più rispetto a quello precedente.

Il punto, tuttavia, sembrerebbe essere un altro: secondo i cittadini facenti parte del comitato, la consulenza versata con soldi pubblici sarebbe stata “buttata al vento” se si considera che tra i motivi di accoglimento del ricorso vi era quello (ben conosciuto dagli amministratori frignanesi) della incompetenza del Consiglio comunale a deliberare sulla materia specifica.

La competenza, infatti, era e resta di pertinenza della giunta e/o del dirigente del settore economico-finanziario del Comune. Insomma, un “pasticciaccio”, secondo i cittadini, aggravato dalla sua difesa ad oltranza davanti al Tar. E bisognerà porvi rimedio nel più breve tempo possibile, con l’indizione di una gara pubblica, tenuto conto del fatto che, attualmente, il Comune di Frignano non dispone di alcun tesoriere e che questo stato di cose non può perdurare senza gravi conseguenze.

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