Negobot, la teenager virtuale a caccia di pedofili

di Mena Grimaldi
 MADRID. E’ in grado di fare i classici errori linguistici degli
adolescenti, i refusi, le abbreviazioni da chat, ma soprattutto riesce
ad avere una conversazione con un adulto come se fosse una 14enne.
Si
tratta di Negobot, un nuovo sistema informatico può aiutare la polizia a
combattere in maniera efficace la pedofilia online. Negobot è infatti
un sistema, messo a punto da Carlos Laorden dell’Università spagnola di
Deusto, in grado di accalappiare i pedofili che si aggirano in rete.
In
realtà, esistono già programmi del genere, ma i chatbot sono programmi
che simulano la voce di una persona e sostengono una conversazione ma ad
oggi non hanno mai dato risultati molto realistici e non sono mai stati
quindi molto utili, perché facilmente riconoscibili come robot per il
loro modo non troppo umano e realistico di affrontare una chat. Con il
nuovo sistema, invece, tutto cambierà.
Negobot agiste come un vero
teenager. Con Negobot, presentato sulla rivista Proceedings della quinta
Conferenza Internazionale di Computational Intelligence in Security for
Information Systems (CISIS), si è fatto invece un salto di qualità in
questo senso perché il programma è intelligente e sa sostenere vari
livelli di conversazione. Ha anche il potere di scovare eventuali
pedofili analizzandola conversazione e i comportamenti del soggetto con
cui chatta.
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