Processo Eco4, pm e difesa chiedono di riascoltare il pentito Vassallo

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Gaetano Vassallo, l’imprenditore di Cesa del settore rifiuti, prima organico al clan dei Casalesi e poi diventato collaboratore di giustizia, dovrà essere ascoltato per la quinta volta nell’ambito del processo nato dall’inchiesta sul consorzio Eco4, che vede imputato Nicola Cosentino.

Con una nuova istanza, sia il pm Alessandro Milita che i legali Stefano Montone, Agostino De Caro e Nando Letizia, chiederanno ai giudici del collegio C della prima sezione penale di ascoltare ancora il pentito. Tanti i “non ricordo” di Vassallo, sia quando interrogato dai legali, sia quando a fare le domande era il pm .Il collaboratore ha anche riferito di non ricordare quando ha cominciato a far uso di cocaina e di non conoscere le sigle S.i.r.g e C.i.r.r. che indicano il sistema integrato della raccolta dei rifiuti e il centro di raccolta, in un sistema applicato nel 2001, anno in cui Vassallo sarebbe diventato socio occulto dell’Eco4 dei fratelli Orsi.

Oltre a quello di Cosentino, Vassallo ha fatto il nome di Lorenzo Diana, ex senatore del centrosinistra. “Diana mi chiese di assumere personale nella mia ditta quando vinsi la gara al comune di San Cipriano d’Aversa. – ha detto – L’appalto al comune durò 10 anni circa. A Cancello e Arnone, il sindaco si rifiutò di far entrare la società degli Orsi per la raccolta perché era molto oneroso il costo, allora si fecero pressioni su Giulio Facchi del commissariato di governo affinché stilasse un’ordinanza con cui si doveva obbligare il Comune ad affidarsi al consorzio dei fratelli Orsi di Casal di Principe”.

Vassallo che si è anche contraddetto sulla frase “l’Eco 4 song io” che nelle sue prime dichiarazioni avrebbe pronunciato Cosentino. I difensori dell’ex sottosegretario all’Economia stanno valutando la possibilità di far acquisire i verbali riassuntivi del pentito – in cui è contenuta la frase – e quelli trascrittivi in cui compaiono le risposte intere del collaboratore alle domande dei pm.

Proprio in questi ultimi verbali, Vassallo avrebbe riferito che Cosentino avrebbe indicato il consorzio pubblico a partecipazione privata sponsorizzato dal centro destra, e cioè “Caserta4” e non l’azienda dei fratelli Orsi, vicini al clan dei casalesi.

A settembre è prevista la fine del controesame anche di un altro pentito, Luigi Guida, e di Pietro Amodio, imprenditore ed ex politico del Partito Repubblicano, collaboratore di giustizia nel 2006, irreperibile da un mese.

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