SAN CIPRIANO. I carabinieri della compagnia di Casal di Principe, coordinati dalla Dda di Napoli, hanno arrestato Paolo Pietro Venosa, 42 anni, e Daniele Costagliola, 35 anni, per estorsione continuata e di illecita concorrenza, aggravati dal metodo mafioso.
Secondo gli investigatori, i due, a partire dal gennaio 2013 e con condotta perdurante, minacciando i gestori di diversi esercizi pubblici dellagro aversano e avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dallorganizzazione camorristica del clan dei casalesi, avrebbero costretto i commercianti ad acquistare una determinata marca di caffè, a condizioni economiche meno vantaggiose di quelle offerte dal precedente fornitore.
Il precedente fornitore di caffè veniva così estromesso dalle forniture e era costretto a subire lulteriore danno dellimpiego delle proprie apparecchiature – date in uso allesercente – per la preparazione del caffè. Tale attività illecita garantiva, come dichiarato da alcuni collaboratori di giustizia, importanti entrate economiche nelle casse del sodalizio dei casalesi della fazione Venosa. Gli indagati, infatti, secondo quanto è emerso dalle indagini, costringendogli esercenti di San Cipriano e dei paesi limitrofi ad acquistare, con cadenza mensile, e a prescindere dalleffettivo consumo, una confezione 50 cialde di miscela di caffè, conseguivano un profitto mensile di circa 15mila euro.
Nel corso delloperazione sono state anche eseguite perquisizioni in torrefazioni di caffè dellagro aversano, finalizzate ad accertare leventuale coinvolgimento dei loro titolari nellattività criminale. E da evidenziare che durante le indagini si è registrata la collaborazione di diversi commercianti della provincia di Caserta, che hanno così manifestato di aver acquistato fiducia nelle istituzioni, iniziando a denunciare gli episodi di cui erano stati vittime.
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