Eco4, la Cassazione conferma condanne per Orsi e altri imputati

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. La quinta sezione della corte di Cassazione, martedì sera, alle 22.30, ha emesso la sentenza di terzo grado del processo Eco4 nato dalle indagini della Dda di Napoli sugli appalti pilotati a favore di imprese vicine al clan dei casalesi per la raccolta dei rifiuti nel bacinoCaserta4.

Per l’imprenditore di Flora Ambiente, Sergio Orsi, fratello di Michele, ucciso dai casalesi nel 2008 perché aveva iniziato un percorso di collaborazione con i pm, la Corte ha rinviato gli atti alla corte di Appello di Napoli per una revisione del trattamento sanzionatorio. In pratica, la responsabilità di Orsi, condannato in secondo grado a 4 anni e 2 mesi di carcere, è fuori discussione per la Suprema Corte, ma la corte di Appello di Napoli dovrà ridefinire la sanzione.

Truffa, illecita concorrenza, corruzione, turbativa d’asta e associazione mafiosa: sono questi i reati che erano stati contestati a imprenditori, manager e persone vicine al clan. In primo grado, l’imprenditore era stato condannato a 3 anni e 8 mesi.

E’ stato definito inammissibile, invece, il ricorso di Mario Cavaliere, condannato a 3 anni, mentre per Massimiliano Miele e Sergio Valente resta la condanna a 4 anni di reclusione e per Claudio De Biasio a 2 anni con pena sospesa in appello.

Confermata la condanna nei confronti di Annamaria Giarra, moglie del capoclan Augusto La Torre, che dovrà scontare 2 anni di reclusione (pena sospesa), mentre per Armando Letizia e Esterina Pagano, genitori di Franco Letizia e zii di Giovanni, sicario nell’ala stragista del clan guidata da Giuseppe Setola, condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione e a 3 anni e 4 mesi.

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