Il ricordo di monsignor Vincenzo Coppola

di Redazione

 CARINARO. Come comunità di Carinaro ricordiamo alcune persone che non esitiamo a definirli figli illustri, dimenticando chi nel passato è stato veramente illustre.

Infatti. il 10 agosto del 1933, si spegneva monsignor Vincenzo Coppola. Nacque a Carinaro il 12 luglio 1861. Educato nel seminario diocesano, dove per lo studio e la pietà aveva dato di sì le più belle speranze, vi seguiva i corsi di studio, alla scuola di valenti maestri, ricevendo il suddiaconato nel 1882, il diaconato nel 1884 e il presbiterato il 7 giugno 1884 dalmonsignor Ludovico Caracciolo, Vescovo ausiliare di Aversa. Conobbe con rara padronanza, il diritto canonico, conseguendone il dottorato con lusinghiera votazione. Il preside dellaFacoltà giuridica napoletana, in occasione del conseguimento della laurea, informandone il vescovo diocesano, scriveva parole molto confortanti.

Canonico arcidiacono del Duomo, Provicario Generale della Diocesi, il Sommo Pontefice Pio X nel 1913, lo promuoveva a vescovo della Diocesi di Ariano di Puglia, rinunziando all’episcopato. Decano del Capitolo e Vicario Generale, tenne con dignità, pari alla sua alta mente, quegli incarichi – e non pochi – ai quali piacque chiamarlo la illuminata fiducia dei superiori.

Sacerdote integerrimo, pio, modesto, equilibrato, saggio e prudente, conoscitore di uomini e cose, di carattere adamantino, di ingegno acuto e lucido, preparatoda lunga esperienza ai vari uffici di curia, per quarant’anni, e più, era stato sapiente, saggio e fedele collaboratore di quattro vescovi nel governo della Diocesi, al cui bene aveva dedicato tutta la sua vita, le sue energie e il suo ingegno comune.

 Dottore in diritto canonico, si era rivelato canonista insigne non solo, ma ancora cultore profondo di scienze sacre, nell’esaminare e risolvere le più intricate e ardue questioni morali, canoniche, giuridiche. Aveva saputo acquistarsi l’affetto e la venerazione di tutti: clero e fedeli. Il clero l’ebbe consigliere e maestro, e ne conservò inalterata stima, fino alla morte; e dopo, la memoria venerata rivive nel mesto ricordo di un maestro e di una guida troppo presto perduta; giacché con monsignor Coppola, la Diocesi perdeva non solo un sacerdote modello, un canonista preparato; non solo un Vicario generale, ma il Vicario per antonomasia. Visse gli ultimi anni della sua vita di fecondo lavoro, in piazza San Paolo, all’ombra del pesante campanile, in una modesta casetta, nella quale il 10 agosto 1933, all’età di 72 anni, si spegneva, compianto da tutto il clero diocesano.

Nel cimitero di Carinaro, aveva avuto una sepoltura molto modesta, pur avendo lasciato ad enti religiosi cospicue somme del suo patrimonio vistosissimo. monsignor Cesarano, Arcivescovo di Aversa dal 1931 al 1936, e Presidente dell’amministrazione del Mendicicomio “Sagliano” di Aversa, a cui il Coppola aveva lasciato, per testamento oltre un milione, gli faceva erigere un artistico monumento marmoreo con la sua effigie scolpita in bronzo.

Oggi,monsignor Coppola riposa, nella Cappella del SS Rosario nel nostro cimitero. Fu anche benefattore della parrocchia di Carinaro. Infine vorrei ringraziare la famiglia Coppola e in particolare il Sig. Francesco Coppola, nipote del sacerdote, per la disponibilità a far rivivere in questa breve storia, la figura di un figlio illustre di Carinaro.

Arturo Formola

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