Traffico di droga tra Caserta, Campobasso e Fondi: 7 arresti

di Redazione

 CASERTA. Il commissariato di Fondi, in collaborazione con le squadre mobili di Latina e Campobasso, ha arrestato sette persone indagate per traffico di cocaina ed eroina.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Tribunale di Latina nei confronti di un gruppo di spacciatori attivi nel circondario di Fondi, con collegamenti nelle province diCasertae di Campobasso.

Tutto è partito dall’arresto di Massimo Colitti, un giovane di Campobasso che nel febbraio dello scorso anno fu bloccato dalla squadra mobile in città perché trovato in possesso di 220 grammi di cocaina. Dopo quell’episodio, la polizia non si fermò al singolo spacciatore, ma cominciò a indagare per risalire ai fornitori. Proprio quella indagine ha portato oggi all’esecuzione di sette misure cautelari decise dalla magistratura di Latina. La centrale dello spaccio, dove il pusher molisano si riforniva, era infatti un’officina di Fondi gestita da due fratelli pregiudicati.

”Abbiamo fatto il percorso al contrario, partendo da Colitti – ha riferito nel corso di una conferenza stampa il capo della squadra mobile di Campobasso, Giuseppe Annicchiarico – e siamo arrivati a questa officina meccanica dove proprio il giovane campobassano si era recato per portare una moto da riparare. In realta’ quella era solo una copertura per mascherare il vero motivo dei viaggi a Fondi. Abbiamo dunque segnalato la cosa ai colleghi del commissariato di quest’ultima città e alla fine abbiamo dimostrato che quella officina nascondeva una attività di spaccio ben avviata”.

In carcere sono finiti in tre tra cui un 36enne considerato il capo della banda, si faceva chiamare “Il libanese”, da qui il nome dell’operazione. Domiciliari invece per altri quattro, due italiani, un romeno e un tanzanese. Quest’ultimo, soprannominato “Il Nero”, è stato catturato a Castel Volturno (Caserta) ed era il fornitore a monte della droga. Durante le indagini sono stati effettuati anche diversi altri sequestri di stupefacenti, per un totale di circa 100 grammi di eroina. E’ emerso inoltre che Colitti non pagò ai suoi fornitori la cocaina che poi gli fu sequestrata a Campobasso e che per questo fu minacciato.

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