Il Premio Ammaturo 2013 alla Squadra Antirapina

di Redazione

 NAPOLI. E’ la sezione antirapina della squadra mobile di Napoli la vincitrice della quarta edizione del Premio Ammaturo 2013.

La consegna è avvenuta nel giorno del 31esimo anniversario della morte del capo della mobile di Napoli, Antonio Ammaturo, e dell’agente scelto Pasquale Paola, uccisi dalle Brigate Rosse nel pomeriggio del 15 luglio 1982 in piazza Nicola Amore. A ricordarli, tra gli altri, la figlia di Ammaturo Maria Cristina, il questore di Napoli Luigi Merolla, il vicecapo della Polizia di Stato Francesco Cirillo e il presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi.

A “contendersi” il premio anche le squadre di polizia giudiziaria dei commissariati di Afragola, Frattamaggiore, Vicaria-Mercato, Vasto-Arenaccia e il reparto prevenzione crimine Campania. Nella motivazione, lo svolgimento di ”articolate attività di indagine che hanno portato a pregevoli azioni e risultati” nel contrasto verso associazioni camorristiche specializzate in attività di rapina. Ai vincitori un premio realizzato dallo scultore napoletano Lello Esposito, mentre gli altri candidati hanno ricevuto un attestato di riconoscimento.

Premiate anche due giovani studentesse dell’Istituto comprensivo 3 ‘Parco Verde’ di Caivano per aver realizzato un rap nell’ambito di un progetto sulla legalità. In apertura della cerimonia, moderata dalla giornalista Concita Sannino, il ricordo di Antonio Manganelli ex Capo della Polizia scomparso alcuni mesi fa.

Ai presenti è stata indirizzata una lettera dell’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, in cui si evidenzia quanto le figure di Ammaturo e Paola siano ”esempio di coraggio e dedizione da trasmettere ai giovani e impegno a vivere secondo giustizia”.

Prima della cerimonia, svoltasi nella chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, il questore Merolla, il sindaco Luigi De Magistris e la famiglia di Ammaturo hanno deposto una corona in piazza Nicola Amore, luogo dell’agguato.

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