Fiat Pomigliano, muore addetto pulizie. Fiom: “Allarme infortuni”

di Redazione

 NAPOLI. Un operaio di una ditta di pulizie è stato trovato morto all’interno dello stabilimento Fiat diPomiglianod’Arco (Napoli).

Il corpo di Vincenzo Esposito Mocerino, 62 anni, è stato ritrovato in un’area dismessa per la quale non era prevista alcuna manutenzione. Si attendono gli esiti degli accertamenti per chiarire se il decesso è avvenuto a causa di un incidente o di un malore. Secondo quanto si è appreso, dai primi esami medici, a causarne la morte sarebbe stata la caduta nella vasca dismessa per la cataforesi, avvenuta tra le 13 e le 14 di giovedì, per motivi ancora da accertare.

Dopo la notizia le rappresentanze sindacali dello stabilimento hanno proclamato due ore di sciopero, dalle 15 alle 17. Fim, Uilm, Fismic e Ugl chiedono che siano chiarite, nel più breve tempo possibile, le cause che hanno portato alla morte del lavoratore.

“Non si tratta di un incidente isolato”, afferma, in una nota, Michele De Palma, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del Gruppo Fiat, che chiede un’assemblea urgente a Pomigliano con la direzione aziendale, ribadendo la necessità che le istituzioni creino una commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Fiat”.

“In Fiat, nei pochi casi in cui gli stabilimenti lavorano, accadono infortuni inquietanti”, dice De Palma, che spiega come “pochi mesi fa, un altro lavoratore è rimasto vittima di un grave infortunio alla pressa alla Fma di Avellino e alla Ferrari di Maranello, nei giorni scorsi, un lavoratore ha tentato il suicidio in fabbrica ed è vivo grazie all’intervento tempestivo dei suoi colleghi”. “Mentre tutti spiegano che la Fiat è il modello ideale di fabbrica, gli infortuni gravi aumentano, – sottolinea De Palma – e i tabelloni degli stabilimenti continuano a raccontare che nei suoi stabilimenti non avvengono infortuni”.

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