Droga da Spagna a Italia: 46 arresti contro cinque clan di Napoli e Salerno

di Redazione

 NAPOLI. Maxi blitz dei carabinieri, la scorsa notte, con 46 arresti nei confronti di appartenenti ai clan Lo Russo, Castaldo, Gallo-Cavalieri e Annunziata, che operano nel Napoletano, e Pecoraro, cosca attiva tra Salerno e Battipaglia.

Le accuse, contenute nell’ordinanza emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, sono di associazione finalizzata a traffico internazionale e spaccio di droga, violazioni alla Legge sulle armi e riciclaggio e trasferimento fraudolento di beni.

Le indagini, condotte dai militari di Castello di Cisterna, hanno permesso di ricostruire i compiti e i ruoli svolti da ciascun componente delle organizzazioni di narcotrafficanti, dai rapporti con i fornitori spagnoli e sudamericani all’utilizzo dei canali di trasporto entro i confini nazionali nonché alle funzioni di custodia e smercio al dettaglio sulle piazze di spaccio diNapoli, Salerno, Brindisi, Cosenza, Siena e Rovigo. Ricostruiti anche gli stabili rapporti associativi esistenti tra i gruppi criminali e le organizzazioni malavitose egemoni nei quartieri napoletani Miano e Secondigliano, ma anche di Caivano, Torre Annunziata, Boscoreale, Salerno e Battipaglia, funzionali all’importazione di ingenti quantitativi di droga dalla Spagna e da Santo Domingo per il successivo rifornimento delle piazze di spaccio della Campania, ma anche delle province di Caserta, Siena e Brindisi.

Accertata l’ingente dimensione dei traffici illeciti realizzati, testimoniata anche da una serie di sequestri effettuati nel corso delle indagini, ossia 44 chilogrammi di cocaina, dall’arresto di 14 corrieri, dal sequestro di armi comuni da sparo e dal sequestro di circa un milione di euro tra denaro contante e giacenze su conti correnti, provento delle attività illecite.

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Era il porto di Salerno il punto di arrivo di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dai Paesi del Sud America via Spagna per rifornire cinque distinti e autonomi gruppi criminali, due dei quali attivi stabilmente su scala transnazionale, per approvvigionare aree della Campania di droga. Cinque gruppi, nei quali operavano elementi legati a cinque clan: i Lo Russo (egemone nei quartieri diNapolitra Miano e Secondigliano), i Castaldo (attivi nel comune di Caivano), i Gallo Cavalieri (nel comune di Torre Annunziata), gli Annunziata (presenti a Boscoreale) e i Pecoraro (cosca attiva tra Salerno e Battipaglia).

A governare il flusso verso il porto commerciale di Salerno, il gruppo che faceva capo a Gianluca e Luigi Amirante e Pasquale Fiorente, che avevano come intermediario Arturo Josè de la Rosa Mendez, e che rifornivano tutto il territorio vesuviano. Contatti con narcotrafficanti iberici, sempre per la cocaina, li aveva anche Gaetano Di Ronza, fornitore del territorio di Torre Annunziata. A Pompei, Boscoreale, Scafati, ma anche ad Ancona e Ascoli Piceno, provvedeva una coppia di coniugi, Carmela Baldassarre e Francesco Alfano. Mentre a Caivano ci pensava Salvatore Imparato, organico al clan Castaldo, e tra Quarto e Rovigo provvedeva Antonio Aprea.

I 46 arresti sono stati fatti anche in collaborazione con la “Unidad de drogas y Crimin organizado central” di Madrid. A dodici persone la notifica in carcere perché detenute nell’ambito di altre indagini.

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