Semafori pedonali non funzionanti: allarme dell’Aifvs

di Antonio Arduino

 AVERSA. Variante a rischio per i pedoni a causa del mancato intervento di sistemazione degli impianti semaforici posti agli incroci con via Torrebianca e via Garofalo.

Dove nel primo mancano, da mesi, del tutto i semafori pedonali, impedendo l’attraversamento sicuro; nel secondo, per un problema di coordinamento tra semafori pedonali e veicolari, vecchio di oltre un anno, viene dato via libera in contemporanea a pedoni ed automobilisti creando, come già accaduto, incidenti.

Per il responsabile dell’Associazione Italiana dei Familiari delle Vittime della Strada, Biagio Ciaramella, sono due problematiche da sistemare prima che ci scappi il morto. Così, dopo aver chiesto più volte, senza successo, il ripristino della due postazioni semaforiche, Ciaramella punta il dito sulle scelte del sindaco che privilegiano interventi capaci di migliorare le condizioni di vivibilità di zone limitatissime della città a danno di quelli che porterebbero beneficio e con esso vivibilità e sicurezza all’intera cittadinanza ed a quanti sono obbligati ad attraversare nei due sensi il lungo rettilineo formato da viale Kennedy e viale della Libertà, conosciuto come la Variante.

“Mi riferisco – dice Ciaramella – alla scelta di spendere circa 14mila euro per trasformare due mini standard comunali posti all’ingresso di una strada chiusa, qual è via Bachelet, facendone sistemare e arredare con panchine il verde e facendo creare un mini campo di calcetto su uno dei due mini standard”.

“Considerando che la motivazione dichiarata dal primo cittadino è stata quella di voler dotare un’area della città di un servizio utilizzabile da tutti i residenti della zona devo ricordare – continua Ciaramella – che il sindaco Sagliocco avrebbe potuto realizzare un servizio utilizzabile non da una parte ma da tutta la cittadinanza spendendo una somma di poco più alta di quella spesa per via Bachelet o forse spendendo la stessa somma, se si considera la possibilità di ribasso offerta da ogni gara di appalto”.

“Perché – aggiunge – per sistemare, secondo legge, tutti gli impianti semaforici presenti su viale Kennedy-viale della Libertà sarebbero necessari 20mila euro, secondo un preventivo di spesa presentato da tempo al funzionario responsabile del settore”.

“Da qui la necessità da parte dell’Aifvs – continua Ciaramella – di chiedere al sindaco decisionista di applicare il medesimo sistema gestionale della città, applicato per via Bachelet, per garantire la sicurezza stradale sulla variante”.

“Utilizzando la medesima norma di legge che gli ha permesso di saltare il passaggio in giunta e in consiglio comunale per realizzare la trasformazione degli standard di via Bachelet, Sagliocco – ipotizza l’esponente dell’Aifvs – potrebbe disporre la sistemazione degli impianti semaforici della variante che aspettano da troppo tempo di essere messi a norma, rappresentando un pericolo quotidiano costante per chi utilizza quella strada. Garantendo così la sicurezza dei cittadini tutti, di cui, vale la pena ricordare, un sindaco è il primo responsabile”.

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