Il flop di “Saldi a Mezzanotte”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Un flop, non una scelta dei commercianti quella di chiudere prima. Sono queste le due posizioni in campo per tentare di spiegare, di fatto, il fallimento della edizioni di quest’anno di “Saldi a Mezzanotte”, …

… manifestazione che ha previsto l‘apertura dei negozi, sino alle 24, organizzata senza la presenza delle associazioni di categoria, in particolare Ascom e Confesercenti, che lamentano una chiusura da parte dell’amministrazione di centro destra che amministra Aversa.

«Personalmente – ha dichiarato l’assessore al commercio e alle attività produttive Raffaele De Gaetano – non ero presente in città, ma da diverse parti ho saputo che nelle strade cittadine c’era molto passeggio, tanta gente. Se i negozianti hanno abbassato le serrande prima di mezzanotte è stata una loro scelta. Probabilmente i potenziali acquirenti non sono entrati nei negozi anche a causa della crisi economica che in tutto il Paese ha fatto sì che fossero disertati i saldi».

Dall’altro lato i responsabili di Ascom e Confesercenti, Franco Candia e Pina Giordano, continuano a non voler rilasciare dichiarazioni, ma la loro posizione è chiara: siamo di fronte all’ennesimo flop del’amministrazione comunale nel settore del commecio dopo la Fiera by night. Un fallimento dovuto a loro dire alla mancanza di organizzazione, dall’improvvisazione tanto che non ci sono state iniziative collaterali di supporto all’apertura dei negozi.

«Anche queste considerazioni – ha dichiarato ancora l’assessore – non sono veritiere. Da tempo avevo detto personalmente ai rappresentanti di categoria che il comune poteva concedere solo un patrocinio gratuito non avendo fondi disponibili. Le sigle in questione si sono dette non preoccupate, perché avrebbero provveduto loro. Solo successivamente sono ritornati da me per evidenziare che anche loro non avevano fondi, ma, oramai, era tardi. Quello che mi dispiace è che in questa contrapposizione amministrazione – associazioni a rimetterci siano solo i commercianti».

Una contrapposizione che sembra aver superato anche i livelli locali. Maurizio Pollini, presidente provinciale della Confesercenti e vice presidente della Camera di Commercio di Caserta, spara a zero sull’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti delle associazioni del commercio.

«Se l’amministrazione – ha dichiarato Pollini – continuerà a non invitare ai tavoli istituzionali i rappresentanti delle associazioni di categoria mi rivolgerò al prefetto per ristabilire il rispetto delle regole. Non ci si può limitare a invitare direttamente qualche commerciante che non ha alcuna rappresentanza se non la propria. Le associazioni ci sono per questo».

Sulla vicenda rappresentatività ci sono da registrare anche le dichiarazioni dei responsabili di Ascom e Confesercenti in special modo per quanto riguarda la nascita di una ventilata consulta. «I commercianti – affermano – possono creare tutte le associazioni o consulta che vogliono, di certo la nostra città ne conta molte. Oltre che le Associazioni di Categoria, Ascom, Confesercenti, Cna, c’è l’Associazione di Strada Aversa Centro, Aciad, le Botteghe del Seggio, i Centri Commerciali Naturali Aversa Città e Il Basilisco e il Condominio Via Seggio. Ci mancava una Consulta e dalla fervida immaginazione dei commercianti di Via Seggio ecco apparire questo nuovo sodalizio che ha trovato subito disponibile l’assessore al ramo. Ma al di là delle chiacchiere e dei proclami, fino ad ora, le uniche a cercare di risolvere i problemi del comparto commerciale sono state l’Ascom e la Confesercenti che con grande attenzione vigilano sulle decisione e sugli eventi che interessano tutta la nostra città dalla fiera ai gazebo e alla tassa per le tabelle ridotta, grazie a noi, da 516 a 90 euro».

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