Bolletta salata per il Comune: duemila euro di telefonate a Cuba

di Mena Grimaldi

 SUCCIVO. L’amministrazione comunale di Succivo sembra proprio non trovare pace in questo periodo. Mentre cerca di superare il dissesto finanziario in cui versa, ecco arrivare l’ennesimo colpo: 267 telefonate partite da un telefono intestato all’Ente verso Cuba.

Il caso esplode lunedì mattina, quando arriva presso la casa comunale una segnalazione di Telecom Italia. «Un traffico anomalo internazionale verso l’isola caraibica, in uscita dalla linea del Comune», avverte la compagnia telefonica. Contatti che sarebbero avvenuti in diversi momenti della giornata, presumibilmente tra il 13 e il 14 giugno. Non solo. Secondo la compagnia telefonica, alcune telefonate sarebbero state effettuate anche di notte. Il costo delle telefonate ammonta a più di 2 mila euro.

Una doccia fredda per la giovane amministrazione succivese, guidata da Antonio Tinto, che sulla vicenda si è trincerata dietro un silenzio imbarazzante. Nessuno di loro vuole ancora esporsi sull’accaduto. Assessori e sindaco fanno sapere che «fin quando gli inquirenti non concluderanno le loro indagini, loro non si pronunceranno sulla vicenda».

La loro speranza, infatti, è che si sia trattato di un errore, si rifiutano di pensare che qualcuno, un dipendente, un dirigente, un assessore, insomma una persona delle istituzioni, abbia commesso un reato così «antipatico».

Già perché nessuna delle porte che danno accesso alle varie stanze è stata trovata scassinata o forzata, di conseguenza, se telefonate ci sono state, sono opera di qualcuno che ha libero accesso alla casa comunale. Intanto, la denuncia da parte dell’Ufficio Affari Generali dell’Ente, dove era arrivata la segnalazione della Telecom, è già partita.

Ora il lavoro degli inquirenti preposti e polizia postale sarà prettamente tecnico: studiare i tabulati, risalire al numero o ai numeri chiamati a Cuba e capirne il collegamento con Succivo. Un lavoro non facile che richiederà tempo e tanta pazienza per chi se ne occupa.

Se il risultato delle indagini dovesse effettivamente accertare che quelle telefonate sono partite dalla casa comunale, duemila euro per un comune che proprio martedì, durante l’ultimo consiglio comunale, ha approvato il bilancio stabilmente riequilibrato con la speranza di riuscire finalmente a lavorare per la comunità già da settembre, non sarebbero poca cosa con la conseguenza che, la superficialità di qualcuno, potrebbe compromettere il lavoro di tanti.

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