Arienzo, ciclo di incontri del Pd sulle problematiche territoriali

di Redazione

Nicola Zimbardi ARIENZO. Sollecitati dal coordinatore cittadino Nicola Zimbardi continuano a ritmo serrato gli incontri del Pd di Arienzo.

All’ordine del giorno l’analisi dei cambiamenti politici scaturiti dalle ultime elezioni, senza perdere l’attenzione per la politica locale. Il governo delle larghe intese non fa impazzire gli iscritti arienzani, i quali, però, riconoscono la validità delle scelte mediate dal presidente della Repubblica.

“Abbiamo la certezza – dicono – che il Pd, con il prossimo congresso nazionale, troverà slancio e vigore per andare di nuovo alle urne e proporsi alla guida di questo Paese che una grave recessione economica ha messo in ginocchio. Con una nuova guida nazionale dovrà proporsi un rinnovamento ‘pieno’ di tutta la classe dirigente regionale e provinciale, che ascolti i territori e dia spazio a nuove ed emergenti energie senza necessariamente “rottamare” tutta la classe politica”.

L’attenzione, però, resta sul governo della comunità, soprattutto dopo le denunce del Pd sulle problematiche “Cava”. “Il playground adiacente all’ufficio postale – spiegano dal Pd – rappresenta un singolo esempio dei servizi che una amministrazione comunale dovrebbe assicurare ai suoi amministrati. Non si scandalizza nessuno se diciamo che il Pd guarda con attenzione al futuro amministrativo della nostra cittadina. L’interesse è incentrato ad identificare un progetto comune sul quale mettere insieme uomini con affinità comuni. Le sollecitazioni sono tante ma ancora scarne di una valenza politicamente interessante”.

“L’attuale circolo, intitolato ad Angelo Vassallo, – sottolineano dal Pd arienziano – nacque due anni fa con un chiaro scopo: partecipare con un progetto, che servendosi della centralità della politica assicurasse ai cittadini maggiori servizi e vivibilità in una comunità periferica quale è Arienzo. Questo semplice slogan è alla base del nostro progetto e troverà presto concretezza in un serio programma elettorale. Chi vorrà condividerlo potrà e dovrà innanzitutto mettersi al servizio di queste finalità comuni. Chi guiderà questo progetto sarà sicuramente quello che ci crede e quello che recuperi l’arte della politica ormai sostituita dagli interessi dei pochi”.

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