Puc, Udc: “Sconfinata irresponsabilità”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Di fronte ad uno scenario avvilente, che non lascia intravedere nulla di buono per il futuro della nostra comunità, i nostri amministratori si dilettano a produrre atti inutili e comunicati fantasiosi in quantità industriali.

E’ da irresponsabili attribuire ad un Puc, adottato da pochi giorni dalla giunta e già nelle mani della magistratura, un’azione miracolosa che porterebbe, nella fantasia distorta di qualche esponente della maggioranza, al “riequilibrio dell’intero territorio, attraverso zone attrezzate per lo sport, riqualificazione delle periferie e del centro storico, nuovi e innovativi servizi per i cittadini” e, come se non bastasse, diventerà miracolosamente anche “strumento di pianificazione economica e rilancio del sistema produttivo cittadino”.

Trattasi di una “nuova filosofia per la città”, teorizzata da esponenti del governo cittadino, che consiste essenzialmente nell’offendere l’intelligenza e la sensibilità di un popolo propinando distorte e fantasiose considerazioni su un Puc che è solo una semplice risposta agli interessi di pochi privilegiati.

E’ ridicolo raccontare, con fervida fantasia, come la richiesta di un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti, per ripianare debiti stratosferici prodotti dall’inefficienza di questo governo cittadino possa assurgere a magistrale atto amministrativo frutto della “dedizione e della responsabilità politica del Sindaco e di 10 consiglieri comunali nonché dell'”impegno e della professionalità di dirigenti di competenti uffici finanziari dell’Ente”.

Siamo alle comiche finali, perché di fronte ad una politica amministrativa scellerata basata su uno sperpero continuo di risorse finanziarie, un prestito di appena 7 milioni di euro da riscuotere in due annualità, una goccia nell’oceano di debiti accumulati dal malgoverno di questa maggioranza, consentirà semplicemente di restituire solo ad uno sparuto numero di creditori quanto dovuto e non per attuare politiche efficaci per migliorare la vivibilità del nostro territorio.

Per amore di chiarezza e rispetto verso i cittadini,c’è da dire che i 7 milioni di euro (ne sono stati richiesti inizialmente 18 per ripianare una parte degli ingenti debiti accumulati) graveranno sulle spalle della intera comunità perché gli stessi andranno restituiti nei prossimi trent’anni e non rappresenteranno certamente, come espresso dalla fervida fantasia di qualche esponente di maggioranza, “una misura più che concreta del rilancio dell’economia cittadina” ma semplicemente un ulteriore contributo sostanziale per affossare, ancora di più, le speranze e le legittime aspettative di una comunità.

Per comprendere la tragicità della situazione finanziaria in cui versa l’Ente locale, basti pensare che nel nostro paese non diventa possibile nemmeno liquidare somme modeste, già accreditate dalla Prefettura sul conto corrente dell’Ente locale, ai presidenti e agli scrutatori impegnati nell’ultima tornata elettorale del 25 Febbraio 2013 né pagare regolarmente bollette telefoniche e di energia elettrica, né tantomeno pagare rate relative a ingenti debiti già rateizzati con consequenziale maggiorazione degli interessi.

E’ ingiusto ed immorale, infine, scaricare, in modo irresponsabile, le colpe della inefficienza di governo sulle forze di opposizione. Sappiate, cari amici della maggioranza, che la mancata soluzione delle problematiche del nostro Paese è da attribuire esclusivamente alla vostra incapacità a trovare soluzioni vere ai problemi del Paese e all’assenza totale di credibilità che avete accumulato verso il popolo e le altre Istituzioni.

Non scaricate le vostre colpe su altri e ritrovate il coraggio e la sensibilità di chiedere scusa al popolo intero e alle forze imprenditoriali e produttive del paese per il disastro che avete meticolosamente realizzato, in tanti anni, con la vostra irresponsabile azione di governo.

Non amiamo ricordare il passato tragico che ha caratterizzato, nell’ultimo decennio, la vita del nostro territorio perché riteniamo che, facendo tesoro degli errori del passato, sia più giusto ed opportuno ritrovare le motivazioni e l’entusiasmo per costruire, con il contributo di tutti, un futuro diverso per il nostro Paese.

Solo i puerili e irresponsabili atteggiamenti degli esponenti della maggioranza di governo verso le nostre persone, generati forse in buona fede da macroscopici vuoti di memoria, ci inducono ad invitare, ci auguriamo per l’ultima volta, ad una riflessione attenta e serena su quanto accaduto negli ultimi dieci anni per far riacquisire, in modo incontrovertibile, la certezza che:

Non siamo stati certamente noi i responsabili di una totale devastazione ambientale mista ad inefficienza e corruzione che hanno portato alla distruzione totale del nostro territorio.

Non abbiamo favorito noi, né avallato, una straripante cementificazione del territorio attraverso un marcato abusivismo teso unicamente ad alimentare un’evidente speculazione e non certo per contemplare le reali necessità dei cittadini.

Non abbiamo arrecato noi, con i nostri comportamenti, gravi ed evidenti danni al territorio, all’ambiente, alla convivenza civile e al concetto stesso di legalità.

Non abbiamo contribuito certamente noi a far succedere ad Orta di Atella di tutto e di più: morti ammazzati, abusi edilizi, limitazione di libertà e di democrazia, arricchimenti faraonici senza evidenti motivazioni.

Non abbiamo consentito noi che tutto si costruisse in difformità annullando di fatto ogni attività di controllo degli uffici preposti e supportando il vergognoso processo con fantasiosi provvedimenti autorizzativi e/o con estemporanei titoli abilitativi.

Non abbiamo certamente consentito noi che i porticati e i terrazzi, come d’incanto, si tramutassero in appartamenti da rifilare ad innocenti e ignari cittadini che hanno ipotecato tutto il loro futuro con l’accensione di un mutuo con l’unico sogno di acquisire un tetto sicuro.

Non abbiamo noi favorito la modifica totale in volume residenziale di tutti i volumi di tipo industriale attraverso semplici Dia legittimate da mancato diniego e/o da tacito assenso da parte degli uffici preposti.

Non abbiamo noi illuso le imprese che potessero, sul nostro territorio, fare di tutto e di più senza il rispetto di norme e di atti amministrativi adeguati.

Non abbiamo consentito noi che, a fronte del raddoppio della popolazione,non si assicurassero adeguate infrastrutture di servizio (scuole, banche, uffici postali, aree verdi, marciapiedi, strade, fogne, parcheggi, pubblica illuminazione, chiese, viabilità, decoro urbano etc etc), rendendo la nostra città invivibile sotto ogni punto di vista.

Non abbiamo consentito noi che i fili dell’alta tensione diventassero arredo per tante case e fonte inesauribile di radiazioni elettromagnetiche per rinfrancare i nostri concittadini dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro.

Non abbiamo consentito noi che non si svolgesse alcuna azione di controllo preventivo e successivo su quanto illegittimamente realizzato, attraverso nomine mirate di tecnici disponibili e di accondiscendenti funzionari di alcuni uffici comunali.

Non abbiamo noi deciso di continuare, in modo irresponsabile, ad operare in assenza di confronto con le forze di opposizione e con l’intera comunità che è stata, in modo artificioso, sostituita da una miriade di sigle di associazioni di ogni tipo, con pochi adepti, asserviti al fallimentare progetto del governo cittadino.

Non abbiamo noi insistito sull’irresponsabilità di produrre risposte non adeguate alle forze imprenditoriali e produttive che hanno investito sul nostro territorio con Puc e Pua illegittimi e fantasiosi.

Di fronte a questo scenario preoccupante, noi restiamo convinti assertori della necessità di una netta inversione della rotta politica ed amministrativa seguita fino ad oggi dall’attuale ed inconcludente maggioranza di governo che miri a salvaguardare gli investimenti dei cittadini e delle imprese e ridia serenità e speranze alla nostra comunità.

Uno scatto di orgoglio, un atto di responsabilità e una dimostrazione di affetto nei confronti del nostro Paese dovrebbe indurre questa maggioranza e principalmente il “responsabile politico e morale” di questo sconfinato disastro a trarre le dovute e giuste conseguenze.

La sezione e il gruppo consiliare UDC
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