ORTA DI ATELLA. Lamministrazione di Orta di Atella è costantemente impegnata nellazione di tutela della salute pubblica e di salvaguardia del territorio per arginare i fenomeni, villani e deleteri, dellabbandono dei rifiuti e dello smaltimenti illegale, anche attraverso lattività di rimozione dei materiali, per di più pericolosi, abbandonati sul territorio comunale.
Il commento è del consigliere comunale delegato allAmbiente e presidente del gruppo consiliare di maggioranza, Alfonso Di Giorgio, dopo lallarme creatosi a seguito dellabbandono da parte di ignoti di manufatti potenzialmente pericolosi (probabilmente lastre di eternit), nelle piazzole di sosta della bretella di raccordo della strada ex SS 87 Sannitica per la parte riguardante il territorio cittadino di Orta di Atella. Una situazione segnalata, attraverso facebook, da padre Maurizio Patriciello.
Il pronto intervento è stato reso possibile grazie ad una ideale task force tra lufficio Ambiente, guidato dallo stesso Di Giorgio, il vicesindaco Giuseppe Mozzillo, lufficio tecnico, rappresentato dallingegner Salvatore Di Costanzo, e il comando di polizia locale guidato dal capitano Salvatore Gradinetta.
Giunti sul posto e dopo un primo accertamento, la macchina amministrativa si è istantaneamente messa in moto. Il sindaco Angelo Brancaccio, immediatamente constatata la violazione, ha adottato lordinanza numero 48, trasmessa in copia alla Prefettura di Caserta, al Comando stazione carabinieri di Orta di Atella, al Settore Ecologia e Tutela dellAmbiente della Provincia di Caserta, allArpac e al Ministero dellAmbiente, con la quale ha disposto la messa in sicurezza del sito e la rimozione dei materiali pericolosi.
Lesborso relativo alle operazioni sarà interamente a carico delle casse comunali, nonostante consolidate sentenze affermino che la competenza dellarteria in questione è esclusivamente della Provincia di Napoli, (dunque né Comune di Orta di Atella, né Provincia di Caserta).
La ditta affidataria, nellespletamento dellincarico conferitole, ha anche provveduto ad effettuare il prelievo di un campione di materiale al fine di sottoporlo ad analisi di laboratorio per la verifica della presenza di fibre di amianto.
Considerato che i continui interventi di pattugliamento della polizia locale e della stazione cittadina dellArma dei Carabinieri, non sono sufficienti per arginare il fenomeno conclude Di Giorgio auspichiamo lattivazione di iniziative di supporto, quali la sorveglianza diurna e notturna, utili a reprimere questo indiscriminato ed abusivo deposito. Noi crediamo sia utile operare in sinergia, magari contattando direttamente le amministrazioni interessate, anziché confezionare dellallarmismo infecondo.