Tenneriello: “Lo scempio di Lo Uttaro non ha fine”

di Redazione

 MADDALONI. Come oramai noto la Regione Campania ha autorizzato un enorme sito di stoccaggio presso Lo Uttaro per il trattamento di rifiuti “pericolosi e non” della capacità di circa 87.000 tonnellate/anno.

Tra i rifiuti pericolosi vanno annoverati: filtro d’olio, batterie di piombo e, come riportato da notizie di stampa, farmaci citotossici e citostatici (quelli utilizzati per la chemioterapia) e materiale sanitario di risulta quali ad esempio strumentario di sala operatoria e pezzi anatomici potenzialmente infetti.

E’ superfluo ricordare quanti veleni già nasconda Lo Uttaro e quale disastro ambientale sia stato perpetrato nella zona in questi anni. Tutti conosciamo la storia di Lo Uttaro, o meglio tutti conosciamo la storia dei terreni circostanti Lo Uttaro. Come non ricordare la discarica Migliore – Carolina (circa 2 milioni mc di rifiuti interrati), o la discarica Ecologica Meridionale (circa 2 milioni mc di rifiuti) o la discarica Commissario di Governo del 1996 (circa 800 mila mc di rifiuti).

E come non ricordare quanto affermato dall’ex assessore regionale all’ambiente Ganapini circa Lo Uttaro allorquando parlò di segnali allarmanti, provenienti dai medici di base, sull’insorgenza, soprattutto tra i bimbi, di leucemie e tumori che potrebbero avere una causa scatenante nell’inquinamento delle falde acquifere del territorio.

Un recente studio epidemiologico dell’Istituto Pascale circa la mortalità per tumori ha evidenziato dati allarmanti mostrando un netto incremento delle curve di mortalità per patologie neoplastiche in provincia di Caserta. Nel 2008 il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro ha definito Lo Uttaro un “pozzo di veleni”; sempre nel 2008il presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo rifiuti Roberto Barbieri parlando di Lo Uttaro la definiva una “bomba chimica”.

Insomma in una vasta area già ampiamente devastata dal punto di vista ambientale si decide, in maniera del tutto incomprensibile ed ingiustificata, di creare un ulteriore danno. Circa 200.000 cittadini per anni saranno costretti a sorbirsi gli effetti di un mega sito di stoccaggio posizionato a ridosso dei comuni di Caserta, di Maddaloni, di S. Nicola la Strada e di S. Marco Evangelista. I siti di stoccaggio sono indispensabili per il ciclo di raccolta differenziata e necessari per sottrarre al controllo della malavita la gestione dei rifiuti ma la localizzazione a “Lo Uttaro” appare deleteria.

Invitiamo, pertanto, il Sindaco De Lucia ed il nuovo consiglio comunale ad intraprendere ogni iniziativa atta a contrastare la realizzazione del mega sito di stoccaggio a Lo Uttaro a tutela della salute dei cittadini di Maddaloni. Non sarebbe giustificabile né tollerabile lo stesso immobilismo, politico ed amministrativo, manifestato con la possibile localizzazione del digestore anaerobico sempre a Lo Uttaro la cui realizzazione è stata impedita solo grazie alle proteste ed alle manifestazioni di alcune associazioni e partiti di centro-sinistra.

Angelo Tenneriello – Associazione “Civitas è”

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico