Peep, Barbato (MnC) al sindaco: “Prevenire e’ meglio che curare”

di Redazione

 MADDALONI. In riferimento al piano di edilizia economica e popolare del Comparto numero 4, Mario Barbato di “Maddaloni nel Cuore” ha inviato una missiva al sindaco Rosa De Lucia e all’area tecnica comunale.

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Signor Sindaco, in considerazione della mole di domande e risposte tra lo scrivente, La Direzione Tecnica, l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale tutto, che sicuramente e presto, per rischiarirLe la memoria, le manderò, Le posi la domanda “di conoscere la sua posizione sull’attuazione del 4°Piano di Zona ed del rispetto della convenzione da parte del soggetto attuatore”.

Considerato che solo ieri 24 giugno sono venuto in possesso della registrazione della risposta, ovvero “è edilizia convenzionata, convenzionata sia, di che stiamo discutendo del sesso degli angeli, esiste un regolamentazione sia rispettata”. Nel ringraziarLa, non posso esimermi dal commentare.

Spero tanto che quando ha dato la risposta, era distratto, ovvero, con il pensiero lontano dalla realtà, che ben conosce, in quanto, riferirsi “alla discussione del sesso degli angeli”, è offensivo sia per chi ha posto la domanda, ma principalmente per i tanti cittadini in attesa di riscontro positivo sull’argomento, perché, per averlo detto, sa benissimo che, nella lingua italiana, equivale a discutere di cose inutili, perdendo del tempo che sarebbe meglio utilizzare per cose più utili.

Le tengo a precisare che, “prevenire è meglio del curare”, ovvero, tutte le attività che lo scrivente, ha posto, pone e porrà in essere, sono, intese a prevenire fatti che purtroppo, dopo, diventano odiose e difficilmente recuperabili. Nella fattispecie se si fosse dedicato un po’ di tempo non sarebbe successo quello che è successo, ovvero, è notorio e denunciato per iscritto che, le vendite effettuate, sono contro ogni dettato di cui alla Convenzione n°67 del 17.03.2010 la quale, prevede per il Comune, “il controllo e i provvedimenti al fine di garantire il rispetto degli obblighi di cui al precitato atto di convenzione”.

Pertanto, La invito formalmente a ripensare sulla puerile risposta data sull’argomento e ad adoperarsi affinché, come già ebbi a dire al suo processore, “a dare sostegno a tutti coloro i quali hanno creduto e credono in questa operazione, principalmente a quei cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, e non a quelli che credono o sperano di fare l’affare”.

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