Papa Francesco: “Lobby gay e corruzione in Vaticano”

di Redazione

 ROMA. Papa Francesco lo ammette: nella Curia romana esiste una “corrente di corruzione”, e che c’è una “lobby gay” in Vaticano.

Una considerazione forte, durante l’udienza con rappresentanti di religiosi e religiose dell’America Latina. Sul sito web cileno Reflexion y Liberacion è stato pubblicato un resoconto dell’incontro, con varie frasi significative del Pontefice.

Interrogato sulla sua volontà di riforma, Bergoglio ha risposto: “Eh sì, è difficile. Nella curia c’è gente santa, santa davvero. Ma esiste anche una corrente di corruzione, anche questa esiste, è vero. Si parla di una lobby gay ed è vero, è lì… Ora bisogna vedere cosa possiamo fare al riguardo”.

Poi ha sottolineato: “Non posso essere io a fare la riforma, queste sono questioni di gestione e io sono molto disorganizzato, non sono mai stato bravo per questo”, manifestando fiducia nella commissione cardinalizia che ha creato con questo incarico, composta, tra gli altri, da Oscar Rodriguez Maradiaga, latinoamericano, Francisco Javier Errazuriz, e Reinhard Marx, di Monaco di Baviera.

Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, interpellato sulla vicenda, non ha rilasciato né conferme né smentite sulle parole del Papa, poiché, ha chiarito, si è trattato di “un incontro di carattere privato”.

Intanto, Francesco ha richiamato ancora la Chiesa alla “gratuità” e alla “poverta”. “San Pietro non aveva un conto in banca”, ha avvertito, e se si vuol fare una “Chiesa ricca”, allora essa “invecchia”, “non ha vita”.

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