Italiano ucciso in Siria: combatteva con i ribelli

di Antonio Taglialatela

 DAMASCO. Si era convertito all’Islam e arruolato tra le fila dei ribelli il 24enne genovese GiulianoIbrahim” Delnevo, ucciso in Siria durante gli scontri con le forze governative di Assad.

La notizia è stata anticipata dal quotidiano Il Giornale. Il giovane, che fino ad un paio d’anni fa viveva con il padre a Genova, avrebbe varcato il confine con la Turchia lo scorso anno e si sarebbe unito ai volontari ceceni.

Era indagato dalla procura del capoluogo ligure per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo. Il suo nome risulta iscritto sul registro degli indagati della procura di Genova già dal novembre del 2009. L’indagine a suo carico, coordinata dal pm Silvio Franz e dall’aggiunto Nicola Piacente, riguarderebbe anche altri tre soggetti, italiani e nordafricani.

Gli inquirenti stanno accertando se sia stato addestrato in Italia. Il procuratore Michele Di Lecce esclude che vi siano collegamenti con altre procure nell’inchiesta.“Non abbiamo indicazioni su cosiddette centrali di arruolamento a Genova o altrove” spiega Di Lecce, secondo il quale “l’indagine su Delnevo riguarda solo lui, la sua attività e le persone arruolate insieme a lui, quattro persone in tutto”.

La sua conversione all’Islam era avvenuta nel 2008, acquisendo il nome di Ibrahim, e ciò gli aveva comportato un radicale cambiamento negli stili di vita, dall’abbigliamento alla barba, fino alle frequentazioni. Poi la partenza per la Siria. Delnevo era “attenzionato” da tempo ed i suoi spostamenti all’estero erano seguiti con attenzione dagli inquirenti: “Sapevamo che era inSiria”, sottolinea il procuratore Di Lecce.

Intanto, secondo una fonte del governo di Damasco sarebbero diverse centinaia gli occidentali che hanno combattuto al fianco dei ribelli, attualmente nelle mani delle forze di sicurezzasiriane. La vicenda di Delnevo “non è un caso isolato”, spiega la fonte. “Ci sono circa 300 occidentali in manosiriana”, prosegue, “gli italiani sono sei o sette, secondo le mie informazioni” Si tratta, spiega, di “cittadini italiani convertiti all’Islam”.

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