“Denise Pipitone rapita da Jessica Pulizzi”, la requisitoria del pm

di Mena Grimaldi

 TRAPANI. Jessica Pulizzi nutriva “astio” nei confronti di Piera Maggio e si comportava come una moglie gelosa più che come una sorellastra.

Al punto che Jessica dice “che Maggio doveva soffrire come aveva sofferto lei”. E’ quanto sostenuto dal pm Sabrina Carmazzi, che ha cominciato la requisitoria davanti al Tribunale di Marsala con Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo all’età di 4 anni.

“Il primo settembre 2004 -ha detto il Pm- in orario compreso tra le 11,45 e le 11,50, Denise Pipitone scompare davanti alla sua abitazione in via Domenico La Bruna. Era un mercoledì e la bambina era stata affidata alla nonna Francesca Randazzo. Denise sta giocando per strada davanti alla cucina dove c’è la nonna che la può controllare. Poi il buio, l’inizio della fine”.

La rappresentante dell’accusa ha difeso l’indagine “condotta nel segreto istruttorio, spesso scambiato per inerzia”, in un riferimento indiretto alle recenti polemiche con la parte civile.

“Tra i soggetti che non dimenticheranno quel giorno una bambina è stata strappata impunemente ai genitori -ha proseguito il Pm- non può non essere compresa Jessica Pulizzi, perchè la sua vita è cambiata totalmente”.

Movente del rapimento, secondo l’accusa, “l’astio” crescente in Jessica nei confronti di Piera Maggio. “Prima del rapimento – ha ricostruito il sostituto procuratore Carmazzi- quando aveva 10 anni, Jessica non esita a prendere il telefono e a chiamare una donna molto più grande di lei e che era già madre per dirle ‘Come abbiamo pianto io e Alice deve piangere tuo figlio Kevin’. L’oggetto della minaccia è il figlio perchè capisce che il modo migliore di colpire quella donna è prendere di mira il figlio. In quell’occasione fu ripresa dal padre”.

Per il sostituto Camazzi, dunque, Jessica si vendica quando nasce Denise perché la vede come un ostacolo con il padre e ha paura che le tolga attenzioni, oltre al fatto che la nascita della bambina Jessica vede il tradimento del padre come “concreto”.

I Pm hanno chiesto la condanna a 15 anni di carcere, il massimo della pena prevista in questi casi, per Jessica Pulizzi, mentre hanno chiesto 5 anni e 6 mesi per l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, imputato solo di false dichiarazioni.

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