Delitto Meredith, la Cassazione: “Sottovalutati indizi”

di Mena Grimaldi

 PERUGIA. Sono stati sottovalutati da parte della Corte di Appello di Perugia alcuni indizi contro Amanda Knox e Raffaele Sollecito.

Così, la prima sezione penale della Cassazione, in 74 pagine, spiega perché a perchéha annullato con rinvio le assoluzioni pronunciate in appello per i due imputati nel processo per l’omicidio della studentessa inglese, Meredith Kercher, uccisa a Perugia nel novembre 2007.

L’omicidio di Meredith Kercher potrebbe essere stato conseguenza di una “esclusiva forzatura” della vittima “a un gioco erotico spinto di gruppo, che andò deflagrando, sfuggendo al controllo”.

È una delle ipotesi avanzate dalla prima sezione penale della Cassazione che, il 26 marzo scorso, ha annullato le assoluzioni per i due imputati. “Il giudice del rinvio dovrà porre rimedio – si legge nelle motivazioni depositate oggi – nella sua più ampia facoltà di valutazione, agli aspetti di criticità argomentativa, operando un esame globale e unitario degli indizi, attraverso il quale dovrà essere accertato se la relativa ambiguità di ciascun elemento probatorio possa risolversi, poiché nella valutazione complessiva, ciascun indizio si somma e si integra con gli altri”.

Per i giudici, dunque, Rudy Guede non agì da solo. “Se gioco erotico c’è stato – ha detto l’avvocato Giulia Bongiorno che difende Sollecito – si cerchino gli altri protagonisti che non sono certamente Raffaele Sollecito e Amanda Knox”.

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