Autobomba alla Clementoni, caccia a un ex dipendente

di Mena Grimaldi
 ANCONA. Poteva
esserci una strage all’interno della fabbrica della Clementoni, ma
fortunatamente grazie alla tempestività di alcuni operai si è evitato il
peggio.

Un uomo, un ex operai romeno di 44 anni, infatti, venerdì mattina ha
piazzato un’autobomba nel cortile della Clementoni di Recanatidando poifuoco
alla vetturae provocando un principio di incendio, subito spento da
alcuni addetti della fabbrica.

L’uomo, un interinale, era stato per qualche
tempo alla Clementoni ed è oraricercato in tutta la zona tra le province
di Macerata e Ancona. Le fiamme sono state domate con gli estintori, ma gli
artificieri sono ancora a lavoro. L’uomo, infatti, aveva piazzato davanti alla
fabbrica, in contrada Fortenoce a Recanati, unaMatiz Daewoo imbottita di
bomboledi gpl e forse anche di liquido infiammabile.

E aveva poi dato
fuoco alla vettura, per poi fuggire con una Fiat Punto rubata ad una maestra di
una scuola d’infanzia ad un centinaio di metri dalla fabbrica. Dell’operaio
ritenuto responsabile del gesto i carabinieri di Civitanova Marche hanno
diffuso la foto. L’uomo vive a Montefano, non è sposato e potrebbe essersi
rifugiato in una località dell’entroterra maceratese.

Con sè avrebbe un
coltello a serramanico, quello usato per minacciare la maestra. Nella vettura
sono state trovate almeno sette bombole di gas gpl, alcune taniche piene di
benzina e altro materiale su cui sono ancora in corso accertamenti tecnici.

Se
due operai in turno, definiti eroi dai carabinieri, non fossero entrati nel
magazzino e non avessero avuto la prontezza di riflessi di imbracciare due estintori
per spegnere il fuoco, “ci sarebbe potuta essere una strage”, ha detto un
carabiniere.

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