Afghanistan, morta la funzionaria italiana ferita a maggio

di Redazione

 RAMSTEIN. Barbara De Anna, la funzionaria dell’Oim ferita il 24 maggio scorso in un attacco dei talebani a Kabul, in Afghanistan, è deceduta all’ospedale americano di Ramstein, in Germania.

Il bilancio dell’attentato, verificatosi nel quartiere di Shar-e-Naw, nella capitale afgana, era stato di quattro morti e 14 feriti, tra cui la De Anna, che aveva riportato ustioni di secondo grado sul 90% del corpo. Ricoverata nell’ospedale militare di Baghram, poi era stata trasferita nella struttura tedesca, fino al decesso di venerdì.

Fiorentina, 40 anni, e una lunga esperienza all’Onu, lavorava nella capitale afghana dal dicembre del 2011 come funzionaria dell’Organizzazione internazionale delle Migrazioni. In Afghanistan era arrivata nell’ottobre 2010, a Herat, dove si concentra il contingente italiano, a testimonianza di impegno sul fronte della cooperazione sempre in prima linea da circa dieci anni.

Laureatasi a Firenze in relazioni internazionali nel 2001, De Anna ha poi conseguito una specializzazione all’Università di New York nel 2008. In mezzo, diversi incarichi operativi: due anni in Honduras con l’Undp (United Nations Development programme), poi in Liberia e Timor Est tra il 2006 e 2007, proprio al culmine della guerra civile che flagellò il paese asiatico dopo l’indipendenza. Quindi, un incarico per l’Unchr in Giordania, prima di essere assunta nel 2010 dall’Oim – la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio – e subito trasferita in Afghanistan, prima ad Herat e poi a Kabul.

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