Siria, i jihadisti decapitano tre francescani e diffondono video

di Redazione

 DAMASCO. Tre monaci francescani del convento di Ghassanieh, in Siria, sono stati decapitati dal Fronte al Nusra, dopo un processo sommario nel quale sono stati accusati di “essere al soldo del regime”.

Lo scrive Radio France International, affermando che il gruppo jihadisti ha pubblicato il video dell’esecuzione sul web. I religiosi erano state prelevati dal convento di Ghassanieh, un monastero nel nord dellaSiria, vicino a Homs, che è stato saccheggiato e devastato dai jihadisti. Tra di loro, padre Francois Mourad, un religioso di nazionalitàsiriana che aveva fondato l’ordine religioso a Ghassanieh. Secondo il Fronte al-Nusra, padre Mourad e i suoi due compagni erano al soldo del regime.

Intanto, la Coalizione nazionalesiriana accusa il regime di Bashar al-Assad di realizzare video shock ”per gettare discredito sulla rivoluzionesiriana”. Le accuse arrivano dopo la pubblicazione sul sito ‘Syrian Documents’ (http://www.documents.sy/index.php?lang=en – attenzione, le immagini, violente, potrebbero urtare la sensibilità di chi le visiona, ndr) di un video che mostra la brutale esecuzione per sgozzamento di due uomini. Uno dei due sarebbe, secondo quanto si legge ancora oggi sul sito, il sacerdote francese Francois Murad, ucciso domenica nella provincia di Idlib (nel nord dellaSiria) ed erroneamente definito ”vescovo” dal portale.

La Coalizione nazionalesiriana, principale blocco dell’opposizione al regime di Damasco, annuncia in una nota di aver ”ordinato l’apertura di un’inchiesta” dopo la pubblicazione ”su YouTube di un video che mostra l’esecuzione di due uomini”. Nel comunicato non si fa mai riferimento al portale ‘Syrian Documents’, ma si sottolinea che il filmato è stato diffuso ”da una rete pro-Assad”.

”Verranno effettuate tutte le verifiche necessarie per accettare le circostanze temporali e il luogo dell’incidente”, si legge nella nota diffusa da Istanbul, in cui si minacciano ”azioni legali” qualora dovesse essere dimostrato che si tratta di una ”finzione”. Se verrà dimostrato che si tratta di una simulazione, prosegue il gruppo di oppositori, ”la Coalizionesiriana, in collaborazione con il Consiglio militaresiriano, arresterra’ i responsabili e si impegnerà affinché vengano sottoposti a un processo giusto”.

Secondo i ”primi risultati” delle indagini della Coalizione, l’audio del video è stato probabilmente ”manomesso”. ”Recenti informazioni indicano che il regime di Assad ha iniziato a realizzare simili video, su consiglio della Russia, per gettare discredito sulla rivoluzionesiriana. – riporta il comunicato – Invitiamo chiunque abbia informazioni legate a questo incidente a riferirle agli organismi della Coalizionesiriana nelle aree liberate”.

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