India, oltre 550 morti per il monsone sull’Himalaya

di Redazione

 NEW DELHI. 556 morti. E’ il bilancio provvisorio delle eccezionali piogge scatenate dal monsone sull’India settentrionale, in particolare sullo Stato nord-occidentale dell’Uttarakhand.

Lo rende noto, all’emittente tv Cnn-Ibn, il capo del governo statale, Vijay Bahuguna, secondo cui numerosi cadaveri sono stati recuperati dalle squadre di soccorso tra le acque in piena dei fiumi o sotto gli strati di melma e detriti lasciati dagli smottamenti. La stima delle vittime, secondo fonti locali, potrebbe aggirarsi tra i mille e i duemila morti. “Un disastro di questo tipo non era mai accaduto prima nella storia dell’Himalaya”, ha detto Bahuguna.

Oltre 50mila le persone che, ad una settimana dall’inizio dell’emergenza, sono ancora intrappolate tra le montagne martoriate da piogge e frane. Numerosi anche i turisti stranieri bloccati.Nello Uttarakhand, detto anche lo “Stato degli Dei”, per i numerosi templi e santuari induisti che lo costellano, è in pieno corso la stagione dei pellegrinaggi e molti fedeli sono stati così sorpresi in quota dal maltempo.

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