India, bruciata viva a 11 anni: aveva fatto la spia su un furto di frutta

di Redazione

 NEW DELHI. E’ stata bruciata viva da due donne, madri di due sue amichette, una bambina indiana di 11 anni, accusata di aver “fatto la spia” su un furto di frutta in un orto del villaggio di Balinali, nello Stato orientale di Orissa.

Rinki Behera, questo il suo nome, in base alle prime indagini si è introdotta, mercoledì scorso, insieme ad altre due coetanee, nella proprietà di un contadino per rubare alcuni melograni. Per motivi ancora da chiarire, la piccola ha poi rivelato l’identità delle sue complici al proprietario del frutteto che è subito andato ad informare i genitori dell’accaduto. E invece di rimproverare le figlie per il gesto improprio compiuto, le mamme si sono procurate una tanica di benzina e sono andate a casa di Rinki.Sfruttando il fatto che la bambina era sola, l’hanno immobilizzata, cospargendola di benzina e appiccando il fuoco. Giunto sul posto, il nonno ha subito dato l’allarme. Rinki è deceduta in ospedale per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo.

Sempre dall’India un altro episodio di violenza: una 17enne ha tentato il suicidio, dandosi fuoco, dopo essere stata accusata da quattro ragazzi di avere avuto una relazione illecita con un altro ragazzo. E’ successo venerdì sera a Thane, nello stato del Maharashtra. La ragazza ha riportato ustioni sul 70% del corpo ed è stata ricoverata all’ospedale Masina, dove sta lottando per la vita.

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