G8, firmato accordo sulla Siria: “Inchiesta su uso armi chimiche”

di Antonio Taglialatela

 ENNIKSKILLEN. I leader del G8, durante il vertice in Irlanda del Nord,hanno sottoscritto unadichiarazionecongiunta sul conflitto inSiria. Restano, però, distanze tra la Russia e gli altri sette paesi.

Ladichiarazione, riferiscono alcune fonti, dovrebbe concentrarsi sulla necessità di promuovere una conferenza di pace, la cosiddetta ‘Ginevra 2’, e sugli aiuti umanitari. LaSiriaè stata anche oggi al centro della discussione nella sessione mattutina dei lavori dedicata alla lotta al terrorismo. Gli sherpa hanno lavorato tutta la notte, dopo la cena di lunedì sera e il bilaterale tra il presidente Usa, Barack Obama, e il presidente russo Vladimir Putin, alla definizione di un testo comune.

Ladichiarazionedel G8 sullaSiriaè “forte” e “sottoscritta da tutti”, anche dalla Russia, fa sapere il premier britannico David Cameron. “Deve esserci un’indagine Onu sulle armi chimiche inSiria.– ha spiegato Cameron – Tutti l’abbiamo sottoscritto, tra cui Putin e non penso sia stato pagato un prezzo. Anzi – ha aggiunto – c’è unadichiarazioneforte sullaSiria. L’importante è mandare un segnale chiaro aisiriani”.“Chi prevedeva che non ci sarebbe stata alcunadichiarazioneo unadichiarazionedebole – ha osservato il premier britannico – e chi credeva che ci sarebbe stata una guerra G7 contro G1 (la Russia, ndr)” è rimasto deluso”.

Ma il presidente russo Vladimir Putin non ha escluso oggi altre forniture russe di armi al regimesiriano. “Se dovessimo sottoscrivere contratti di questa natura, li rispetteremo”, ha tagliato corto il leader del Cremlino, rispondendo a una domanda al riguardo. In precedenza Putin aveva affermato che le forniture di armi alle forze governativesiriane autorizzate finora da Mosca non violano le norme internazionali.

La Russia è determinata a tenere la conferenza di pace internazionale sullaSiriae questo è lo scopo dell’incontro, previsto per il 25 giugno a Ginevra, tra rappresentanti di Mosca, Usa e Onu. A riferirlo il viceministro degli Esteri russo, Gennadi Gatilov, che si recherà nella città svizzera con l’altro viceministro degli Esteri, Mikhail Bogdanov. “Lavoreremo in modo costruttivo sulla base delladichiarazionedi Ginevra. Perche’ andare lì senza essere ottimisti?”, ha dichiarato. “Si tratta di un incontro a tre – ha aggiunto – speriamo di raggiungere un compromesso che ci aiuti a far partire il processo di soluzione politica” della crisi inSiria.

Confermati “ulteriori contributi di quasi 1,5 miliardi di dollari per far fronte alle esigenze umanitarie inSiria”. Gli otto grandi riconoscono tuttavia “che ulteriori aiuti saranno necessari data la portata della sfida” e sollecitano “gli altri paesi e le organizzazioni a prendere impegni simili”. Si richiede l’aiuto delle agenzie per fornire “assistenza umanitaria a tutti i civili in sofferenza, in linea con i principi umanitari e le leggi internazionali, in particolare nelle aree più colpite come il Qusayr”.

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