Datagate, Snowden verso Ecuador via Cuba. Tensione Usa-Russia

di Antonio Taglialatela

Edward SnowdenMOSCA. L’ex analista della Nsa EdwardSnowden, accusato di spionaggio dagli Stati Uniti, si imbarcherà sul volo Mosca-l’Avana Su150, in partenza alle 14.05 locali (le 12.05 in Italia) dal terminal D dell’aeroporto Sheremetevo della capitale russa.

L’aereo atterrerà a Cuba alle 06.45 locali, dopo oltre 12 ore di volo.Da lì Snowden dovrebbe partire per il Venezuela o l’Ecuador, paesi a cui ha chiesto asilo politico, sull’esempio di Julian Assange di WikiLeaks. La “talpa del Datagate” domenica ha lasciato Hong Kong, dove era rifugiato, dal 20 maggio scorso, dopo aver svelato al mondo i piani segreti di spionaggio della Nsa, la National security agency degli Usa.

USA CHIEDONO ESTRADIZIONE AI RUSSI. La Casa Bianca ha sottolineato di aspettarsi dalla Russia un atteggiamento collaborativo: “Data la nostra intensificata cooperazione dopo l’attentato alla maratona di Boston e il nostro passato di collaborazione con la Russia su questioni di applicazione della legge, compresa la riconsegna alla Russia di numerosi criminali ad alto profilo su richiesta dello stesso governo russo – ha dichiarato Caitlin Hayden, portavoce presidenziale per la Sicurezza nazionale – ci attendiamo che quest’ultimo valuti tute le opzioni disponibili in vista di espellere il signorSnowdene restituirlo agli Stati Uniti, così che affronti la giustizia per i reati dei quali è accusato”.

RUSSIA: “NON CI SONO MOTIVI PER ARRESTARLO”. Ma le autorità russe hanno fatto sapere di non avere alcun motivo per arrestare e successivamente estradare Snowdenverso gli Stati Uniti, nonostante la richiesta di collaborazione in tal senso arrivata da Washington. “Non ha commesso crimini sul territorio russo, e le forze di sicurezza non dispongono di ordini di arresto nei suoi confronti emessi dall’Interpol”, hanno dichiarato non meglio precisate “fonti” riservate addentro alla vicenda citate dalle agenzie di stampa. “Non ci sono basi per arrestare questo passeggero in transito”, hanno aggiunto. Altre fonti anonime hanno inoltre sottolineato che tra Mosca e gli Usa non vi è alcun trattato di estradizione vigente, e hanno raccontato come la Russia abbia più volte proposto un accordo in questo senso ai partner americani, i quali però “con vari pretesti” hanno sempre rifiutato di accettare.

INTERVENTO CONTROLLORI DI VOLO SU NEW YORK. Una fonte ben informata citata dall’agenzia statale Itar-Tass non esclude che i controllori di volo americani possano prendere “una decisione straordinaria” quando il volo Mosca-l’Avana con a bordo Snowden attraverserà la zona aerea vicino a New York. L’aereo, della compagnia Aeroflot, sorvolerà l’Atlantico passando sopra l’isola canadese di Terranova prima di entrare nello spazio aereo di competenza della Grande Mela.

ECUADOR VALUTA ASILO POLITICO. Intanto, l’Ecuador sta valutando la richiesta di asilo politico presentata da Snowden. “Ha a che vedere con la libertà di espressione e la sicurezza dei cittadini nel mondo intero. Noi agiamo sempre sulla base dei principi, non dei nostri interessi”, ha puntualizzato il ministro degli Esteri del Paese sud-americano, Ricardo Patino. Stando a fonti giornalistiche presenti all’aeroporto moscovita di Sheremetyevo, dove la “talpa” dell’Nsagate ha trascorso la notte in albergo, al terminal Vip dello scalo russo, è stata vista fermarsi un’auto con targa diplomatica e le insegne dell’Ecuador, molto probabilmente per prelevarlo.

STATUS DI RIFUGIATO O NAZIONALITA’. Da ambienti vicini al Cremlino è trapelato inoltre che al trentenne informatico, il cui passaporto americano è stato annullato, Quito potrebbe concedere “un lasciapassare da rifugiato, o addirittura la nazionalità ecuadoriana”, in modo che “possa proseguire il viaggio”.Snowdena quel punto raggiungerebbe il Paese del Sud-America via Cuba.

USA ACCUSANO HONG KONG E CINA. Gli Usa hanno accusato anche le autorità di Hong Kong per aver lasciato partire l’ex dipendente della Nsa, “nonostante la legalmente valida richiesta americana di arrestarlo in vista di una sua estradizione, sulla base dell’accordo bilaterale in materia”. La portavoce della Casa Bianca ha reso noto che tanto al governo dell’ex colonia britannica quanto a quello cinese sono state “notificate attraverso i canali diplomatici le nostre forti obiezioni”, ed è stato “sottolineato loro come un simile comportamento sia nocivo alle relazioni bilaterali” nell’uno e nell’altro caso.

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