Puc, Consiglio Comunale aperto sulle linee guida

di Angela Oliva

 CESA. Una seduta del Consiglio comunale aperta ed interamente dedicata alla stesura del Puc (Piano Urbanistico Comunale).

E’ quella tenutasigiovedì 30 maggio, nella sala convegni della scuola elementare di via Campostrino. In particolare si è discusso delle linee guida per la progettazione del nuovo puc. A relazionare l’architetto Carlo Cardone,in rappresentanzadell’Ordine degli Architetti di Caserta, e il professore architetto Riccardo Serraglio, docente presso la facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa.

La progettazione del Puc è fondamentale considerato che esso è lo strumento di pianificazione comunale che individua le zone territoriali omogenee e ne disciplina gli usi, il riassetto ecologico ambientale, la valorizzazione storico-culturale, le trasformazioni compatibili e sostenibili del territorio. Inoltre, l’approvazione del Puc deve avvenire in tempi brevi considerata la tempistica che è stata definita in seguito all’approvazione da parte della Regione Campania del Piano di Coordinamento provinciale della Provincia di Caserta. Allo scadere dei termini previsti i Prg e i Pdf perdono efficacia e ai Comuni che non avranno provveduto a dotarsi del Puc saranno applicate le norme restrittive dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.

In considerazione della ristrettezza temporale, è stato opportuno avviare un tavolo di discussione per gettare le basi della progettazione del Puc. Tutti molto importanti sono stati gli interventi fatti sia dei componenti del Consiglio comunale sia dei cittadini presenti in sala in merito alle linee guida da adottare per la stesure del piano urbanistico comunale. Unanime è stato il pensiero di incrementare le infrastrutture al servizio del cittadino, di recuperare edifici del centro storico e valorizzare il patrimonio artistico-culturale che offre il paese. A tal proposito è stato elogiato il lavoro svolto dalla Pro Loco che s’impegna da anni per la salvaguardia della vite maritata a pioppo e,di conseguenza, alla produzione del vino asprinio, ricordando che le linee guida rimandano a quanto indicato dal Ptcp che tutela i terreni di coltivazione della vite maritata a pioppo.

Gli animi si sono accesi, invece, quando è stato introdotto il discorso relativo alla zona “D”, ossia area di edilizia turistico-residenziale-commerciale che rappresentano uno dei principali nodi da risolvere per l’attuazione del Puc. Come ha spiegato il sindaco Cesario Liguori la destinazione d’uso degli alloggi ubicati nella zona “D” resta ancora un mistero poiché non sono stati unanime le sentenza ai ricorsi presentati al Tar. Laddove, il Consiglio di Stato emanasse parere favorevole al cambio di destinazione d’uso per tali alloggi si saturerebbe in gran parte il bisogno alloggiativo previsto e, di conseguenza, si vanificherebbe anche l’avvio del piano Peep. Si resta, quindi, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che fungerà da ago della bilancia decidendo le sorti del Puc cesano che dovrà cercare di appagare per gran parte i bisogni della cittadinanza.

Diversi sono stati i commenti che hanno animato la sala convegni a margine della seduta del Consiglio Comunale da parte dei cittadini partecipanti i quali hanno espresso le loro perplessità talvolta in disaccordo tra di loro. Infatti c’è chi si augura che non si verifichi il cambio di destinazione d’uso poiché intende costruire , c’è chi al contrario si augura che ciò avvenga poiché proprietario di tali abitazioni, c’è chi lavora sodo affinché non sia contaminata la naturalezza del paesaggio e della tradizione agricola del paese e chi, infine, spera che saltino i vincoli di tutela dei terreni di coltivazione per avviare grandi costruzione che cementificheranno il paese.

A fronte di questa ultima ipotesi che è stata avanzata da impreditori locali ma che appare la più disastrosa, ci si augura che essa non avvenga ma che il superamento della crisi dell’edilizia e, quindi, l’incremento dellarichiesta di manodopera sia favorito da opere di edilizia volte al recupero e alla ristrutturazione evitando inutili e dannosi cementificazioni.

A seguire le immagini video del Consiglio

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