“Cittadini 2.0”, presentazione il 28 giugno

di Redazione

 CESA. Parte la Campagna “Cittadini 2.0” di Amesci sulla moderna partecipazione civica indirizzata a giovani, associazioni, istituzioni ed imprese, incentrata sull’utilizzo di tecnologie e strumenti di comunicazione e di relazione tipici del web 2.0.

L’appuntamento è per venerdì 28 giugno, ore 16, nella sala convegni della scuola elementare di Cesa. Antonio Borzacchiello, dirigente provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl e vic coordinatore del Forum dei Giovani di Cesa, invita tutti i cittadini e i giovani cesani a partecipare alla presentazione dell’iniziativa, voluta dal Comune di Cesa tramite l’Assessorato alle Politiche Giovanilim retto da Carmine Alma.

Interverranno, oltre all’assessore Alma e al coordinatore cittadino del Forum Giovani, Domenico Di Grazia, il sindaco Cesario Liguori, Enrico Borrelli, presidente di Amesci, l’europarlamentare Erminia Mazzoni, il vicepresidente della Provincia di Caserta, Gianpaolo Dello Vicario, e la deputata Giovanna Petrenga, presidente della Commissione Cultura della Camera.

“Questa campagna – spiega Borzacchiello – favorisce l’impegno sociale e la cittadinanza attiva. Nata da una rete di organizzazioni del terzo settore attive a livello nazionale e internazionale, la campagna coinvolge enti locali, imprese, istituzioni e cittadini nella realizzazione di stimolanti percorsi partecipativi costruiti online che offrono la possibilità di svolgere concrete esperienze di volontariato sul territorio, a misura di giovane.

Cosa può fare un Cittadini 2.0?
° Partecipare ad iniziative e progetti tesi a migliorare la qualità sociale del posto in cui vive.
° Arricchire la propria biografia di esperienze, saperi, abilità attraverso il volontariato.
° Creare gruppi e proporrre idee, iniziative, progetti, condividendoli in una rete ambia di partecipazione.
° Entrare in contatto con entri, istituzioni, imprese e organizzazioni per creare network e cercare sostegno alle proprie proposte.
° Conoscere tante esperienze di partecipazione e raccontare le proprie.
° Aderire ad una rete internazionale di cittadini 2.0.

Cosa può fare una Città 2.0?
° Adottare la Carta Europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale.
° Migliorare l’informazione e la comunicazione con i cittadini.
° Stimolare la partecipazione attiva dei giovani, dei cittadini e delle imprese ad attivit e progetti di interesse collettivo.
° Stimolare la costituzione di associazioni giovanili e di varie forme di aggregazione, come il forum comunale dei giovani.
° Creare servizi e favorire l’accesso ai saperi per i giovani-
° Aderire alla rede delle Città 2.0 mettendo in circolo le proprie esperienze, le buone pratiche adottate e i risultati ottenuti.

Cosa può fare un’Impresa 2.0?
° Attivare azioni concrede di responsabilità Sociazle d’Impresa (CSR – Corporate Social Responsability)
° Sostenere un progetto con proprie risorse umane, strumentali, economiche.
° Sostenere l’empoweerment delle giovani generazioni condividendo conoscenze e contenuti formativi da trasferire gratuitamente ai giovani
° Migliorare il legame con il territorio, lavorando in rete con istutizioni e Terzo Settore.

Cosa può fare una Scuola 2.0 o un Università 2.0?
° Promuovere il volontariato ed ogni esperienza di partecipazione sociale e solidale dei giovani siac all’interno delle proprie sedi che in società.
° Riconoscere e integrare nella propria certificazione le competenze acuisite attraverso la formazione esperienziale.
° Favorire sempre più accesso dei giovani alle nuove tecnologie, preoccupandosi nel contempo di educarli ad un uso responsabile e sicuro.
° Superare il concetto di insegnamento classico (modello, ripartitivo), puntando sull’empowerment dei giovani attraverso una corresponsabilità formativa degli stessi (modello moltiplicativo) che ne esalti il contributo e la partecipazione.
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