CESA. Ringraziamo lopposizione per il quesito posto sulle cosiddette ‘cartelle pazze’ dellacqua, perché ciò ci consente di chiarire ai cittadini come si sono generate ed a chi poterebbe essere addebitato il costo delle cartelle che lopposizione definisce sbagliate.
Le bollette dellacqua del 2003 vennero inviate dal Comune nel 2006 e dovevano essere pagate entro il 31 agosto del 2006. La società Poste e Tributi, incaricata della riscossione, presentò al comune lelenco dei morosi alla data del
Ovviamente, in tale elenco erano ricompresi anche coloro che avevano pagato la bolletta nel 2007 ed a queste persone, come ai morosi veri, venne notificata entro il
Dallanalisi dei versamenti presentati emerge che gli importi contestati sono quelli relativi ai versamenti effettuati nel 2007 (dopo il rendiconto presentato da Poste e Tributi) e per i quali i cittadini, benché sollecitati alla presentazione della ricevuta nel 2008, non ritennero opportuno aderire alla richiesta dellUfficio.
Da ciò si evince che tutta la vicenda si è svolta tra il 2006 ed il 2009 e che tali ruoli sono stati generati sotto la precedente amministrazione. Non può, pertanto, addebitarsi alla nostra amministrazione la responsabilità dei costi delle cartelle sbagliate.
Questa amministrazione si è attivata per evitare ulteriori conseguenze per gli utenti ed ha verificato che le istanze di annullamento in autotutela sino circa una cinquantina e che lufficio ha immediatamente provveduto ad emettere il relativo provvedimento.
Il sindaco Cesario Liguori