Cartelle pazze, Liguori: “Responsabilita’ della precedente amministrazione”

di Redazione

Cesario LiguoriCESA. Ringraziamo l’opposizione per il quesito posto sulle cosiddette ‘cartelle pazze’ dell’acqua, perché ciò ci consente di chiarire ai cittadini come si sono generate ed a chi poterebbe essere addebitato il costo delle cartelle che l’opposizione definisce sbagliate.

Le bollette dell’acqua del 2003 vennero inviate dal Comune nel 2006 e dovevano essere pagate entro il 31 agosto del 2006. La società Poste e Tributi, incaricata della riscossione, presentò al comune l’elenco dei morosi alla data del 31/12/06.

Ovviamente, in tale elenco erano ricompresi anche coloro che avevano pagato la bolletta nel 2007 ed a queste persone, come ai morosi veri, venne notificata entro il 31/12/2008, con raccomandata, la sollecitazione al pagamento o alla presentazione della ricevuta di avvenuto pagamento che i cittadini che oggi si lamentano non presentarono.Per tale motivo anch’essi nel 2009 finirono nel ruolo esecutivo degli utenti morosi composto da 642 utenti per un totale di 91.181.00 euro.

Dall’analisi dei versamenti presentati emerge che gli importi contestati sono quelli relativi ai versamenti effettuati nel 2007 (dopo il rendiconto presentato da Poste e Tributi) e per i quali i cittadini, benché sollecitati alla presentazione della ricevuta nel 2008, non ritennero opportuno aderire alla richiesta dell’Ufficio.

Da ciò si evince che tutta la vicenda si è svolta tra il 2006 ed il 2009 e che tali ruoli sono stati generati sotto la precedente amministrazione. Non può, pertanto, addebitarsi alla nostra amministrazione la responsabilità dei costi delle cartelle sbagliate.

Questa amministrazione si è attivata per evitare ulteriori conseguenze per gli utenti ed ha verificato che le istanze di annullamento in autotutela sino circa una cinquantina e che l’ufficio ha immediatamente provveduto ad emettere il relativo provvedimento.

Il sindaco Cesario Liguori

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