“Football Clan”, Cantone presenta il suo libro alla Biblioteca Diocesana

di Redazione

 CASERTA. Giovedì 6 giugno, alle ore 18, nella Biblioteca Diocesana di Caserta, a Palazzo dell’Episcopio, in piazza Duomo, il magistrato Raffaele Cantone presenterà il suo libro “Football Clan”, scritto con il giornalista Gianluca De Feo.

Ad introdurre la dottoressa Lucia Esposito, con interventi del sostituto procuratore della Dda di Napoli, Catello Maresca, del professor Sergio Tanzarella, ordinario di storia della chiesa alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, e di una delegazione della squadra “Nuova Quarto Calcio per la Legalità”. A moderare Alberico Libeccio, direttore interregionale per la Campania e la Calabria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Letture a cura dell’avvocato Rossella Calabritto. L’evento è patrocinato dalla Parrocchia del Buon Pastore di Caserta.

IL LIBRO. Il calcio è un affare. E dove girano i soldi, le mafie allungano i tentacoli. Partite combinate e scommesse clandestine in combutta con le centrali asiatiche del gioco online, racket a bordo campo, merchandising tarocco, appalti sui nuovi stadi sono solo alcune voci di un bilancio miliardario. E molto sporco. Ma non è solo una questione di denaro: il football è anche potere. I clan acquistano squadre per comprare il consenso, per sedersi in tribuna e stringere mani importanti; attingono manovalanza dai vivai giovanili e usano gli ultras come massa di manovra per tenere le città sotto scacco.

E intanto le arene si svuotano e nel cuore di molti tifosi la passione viene scalzata da delusione e disgusto. Dalla scalata dei casalesi per conquistare la Lazio alle foto di Maradona e Hamsik usati come testimonial abbracciati a padrini; dalla cordata di riciclatori che stava acquistando la Roma al giro delle pizzerie-lavanderia di capitali criminali che aveva tra i soci Cannavaro e altri campioni. Dalla gita a Scampia di Balotelli alle frequentazioni malavitose di Sculli, dalle promozioni in cambio di bazooka nella Locride al sistemone all inclusive della camorra stabiese, Cantone e Di Feo raccontano storie inquietanti e spesso inedite.

Intrecciando in un’unica voce lo scrupolo del cronista e l’esperienza del magistrato, mettono a nudo i fatti ma anche le falle dei sistemi di controllo e di sanzione della giustizia sportiva (emanazione di un’associazione di privati ispirata a logiche di trattativa). E, soprattutto, avanzano proposte concrete per prevenire gli illeciti, rendere più efficienti i sistemi di indagine e meno indulgenti le punizioni. Perché il calcio è un bene comune e deve tornare a essere il gioco pulito che da sempre unisce gli italiani.

GLI AUTORI. Raffaele Cantone, magistrato napoletano, ha lavorato come p.m. alla Direzione distrettuale antimafia, dal 2007 è giudice presso l’Ufficio del massimario della Corte di Cassazione. È autore dell’inchiesta sull’unico tentativo, noto nel mondo occidentale, di scalata criminale a una squadra di serie A. Ha pubblicato Solo per giustizia (2008) e con Gianluca Di Feo I gattopardi (2010).

Gianluca Di Feo, giornalista, si occupa da vent’anni, prima al “Corriere della Sera” e ora all’“Espresso”, di criminalità organizzata, corruzione, traffico d’armi e servizi segreti. In BUR ha pubblicato Veleni di Stato (2010).

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