CASERTA. La Regione Campania intende escludere la Provincia di Caserta dalla gestione del servizio idrico. Non dobbiamo permettere che ciò accada; Napoli, per quel che concerne il nostro territorio, non dovrà mettere le mani su un bene essenziale quale lacqua.
A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi. Le mie affermazioni ha proseguito Zinzi sono confermate da alcuni provvedimenti attuati dalla Regione negli ultimi mesi. Basti pensare, ad esempio, al decreto dirigenziale del 7 dicembre scorso, che trasferisce le reti idriche dal Consorzio Idrico Terra di Lavoro (Citl) alla società Acqua Campania, che diventerebbe, in tal modo, lunico soggetto gestore del servizio in provincia di Caserta. Questo passaggio è stato possibile perchè la Regione non ha mai nominato un commissario per lAto5, figura che avrebbe dovuto attuare questo trasferimento delle reti idriche. Se le cose restassero così (cè un ricorso in atto da parte del Citl) lAto5 si ridurrebbe ad essere una scatola vuota, priva di qualsiasi funzione concreta. Ciò andrebbe contro lo spirito con cui si è dato vita a questo organismo, i cui obiettivi restano quelli di garantire un risparmio per i cittadini, assicurare lefficienza del servizio idrico e mantenere una gestione autonoma da Napoli.
Il provvedimento che la Regione ha già tentato di adottare nello scorso dicembre, unitamente alla mancata nomina del commissario dellAto5 ha aggiunto Zinzi va nella direzione di escludere la Provincia di Caserta dalla gestione del ciclo integrato delle acque in Terra di Lavoro, avviando, contestualmente, una sorta di privatizzazione dello stesso servizio.