“San Cipriano nel Cuore” a difesa del posto di polizia

di Redazione

 SAN CIPRIANO. E’ tempo di “spending review” per le casse dello Stato. Nulla di strano in tempo di crisi economica che attanaglia il bel Paese.

La revisione delle uscite dalle casse dello Stato programmata dal governo Monti frutterà un risparmio per le casse dell’erario di ben 2,25 miliardi di euro, se non fosse, però, che tra i vari tagli agli enti pubblici programmati è previsto un significativo taglio anche alla Polizia di Stato che dovrà per tali motivi “rivisitare” la propria mappa dei commissariati e posti di polizia dislocati sul territorio nazionale. Nel mirino delle questure, vista la mancanza di fondi dettata dallaspending review,ci sono soprattutto i posti di polizia, le articolazioni strategiche dei commissariati di zona che sono situati in particolari aree di peculiare interesse riguardo alla pubblica sicurezza. Tra questi, uno dei posti di polizia che sarà entro la fine di giugno di fatto chiuso sarà quello nel comune di Casapesenna, posto operativo dal 1996 che fu attivato per una lotta alla criminalità organizzata più operativa possibile da parte delle forze di polizia tramite una presenza stabile sul territorio dei paesi pervasi dalla camorra. Dal prossimo mese di luglio, dunque, gli agenti del posto di polizia casapennese saranno accorpati al commissariato di Aversa.La presenza sul territorio, dicono fonti appartenenti alle forze dell’ordine, sarà garantita dal pattugliamento costante di almeno una vettura al giorno. E intanto sia accende la polemica da parte dei cittadini indignati per la chiusura del polo che vedono la vicenda come un vero e proprio abbandono da parte dello Stato di una terra che da anni è pervasa dalla criminalità organizzata e che la Polizia di Stato grazie anche alla presenza costante sul territorio ha ottenute non poche vittorie negli ultimi anni.

A mobilitarsi per il “mal torto” subito sono le associazioni di cittadini di “Albanova”, tra cui “San Cipriano nel cuore”, l’associazione costituita soprattutto da giovani, che già da mesi è impegnata sul fronte delle battaglie sociali e di cui presidente è l’avvocatoSilvio di Tella. I cittadini dell’associazione chiedono a gran voce che non sia chiuso il Posto di Polizia di Casapesenna in quanto temono che un rallentamento della morsa alla criminalità organizzata possa favorire una graduale rinsavita di essa, ancora presente sul territorio nonostante i numerosi successi ottenuti grazie all’impegno delle forze dell’ordine.

L’associazione San Cipriano nel cuore fa un appello a tutte le associazioni presenti sul territorio dei comuni “coperti” dal Posto di Polizia, che oltre a Casapesenna vede San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe e Villa Literno, l’organizzazione di una manifestazione per levare la voce e chiedere che le forze di polizia siano ancora stabilmente presenti sul territorio agroaversano.

L’avvocato Gennaro Di Bonito fa un appello al governo e agli esponenti politici affinché rivedano la chiusura del posto fisso di Casapesenna, spiegando che “si tratterebbe è una doppia sconfitta, prima quella dello stato e poi quella dei cittadini perbene che hanno puntato tutto sulla legalità e il riscatto del territorio. Infatti, grazie anche ad esso da circa 10 anni nei nostri territori si parla senza paura della camorra insegnando ai giovani che tutti insieme la si può sconfiggere e come la fenice dalle ceneri si può ripartire per un futuro migliore”.

L’avvocato Michele Pagano, socio dell’associazione “San Cipriano nel Cuore”,ritiene “inconcepibile che in un momento così particolare lo Stato ci abbandoni a noi stessi, la presenza del presidio della Polizia di Stato a Casapesenna è un segno della presenza dello Stato sul territorio, i cittadini hanno bisogno di sicurezza, soprattutto in questo momento dove sono diminuiti i reati di associazione mafiosa e aumentati quelli di micro delinquenza come furti nelle abitazioni”.

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