Incontro con i commissari, Furia: “Una perdita di tempo”

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Le varie associazioni socio-culturali hanno impiegato ben 14 mesi per ottenere un incontro unitario con i commissari che reggono le sorti del comune di Casal di Principe, …

… per discutere del problema specifico dei canoni idrici e dopo tre ore di animata discussione, hanno portato a casa semplicemente una enorme delusione. Che avessimo di fronte sei commissari molto prevenuti, quelli del dissesto e per la gestione straordinaria dell’ente, lo si poteva immaginare, ma che si trattasse di veri e propri ‘robot’, pronti a trincerarsi sulle difficoltà del comune, sulle procedure da seguire per il recupero dei debiti come una corazza di ferro e con la sola preoccupazione di salvaguardare ad ogni costo loro eventuali responsabilità, usando qualsiasi mezzo da loro ritenuto idoneo, sinceramente ci ha meravigliato molto.

D’altro canto, che la nostra delegazione non fosse compatta sul modo di porre il problema e nel rivendicare il pieno rispetto legale delle procedure adoperate o che i commissari intendono ancora adoperarenon è un mistero, per cui esprimo, a questo punto, più che altro, le mie valutazioni, su questa ulteriore inutile perdita di tempo, servita sola a capire meglio i personaggi che dovrebbero mettere ordine e ristabilire la legalità nel nostro paese.

ICommissari, a mio modesto avviso, e mi piacerebbe essere smentito, hanno veramente perso una buona occasione per dimostrare di recepire almeno le giuste istanze del popolo casalese e non lasciarsi sfuggire durante il colloquio larvate minacce verso quei cittadini che, non avendo la condotta idrica nelle loro strade, si sono visti costretti a servirsi del pozzo per soddisfare i propri bisogni igienici, oppure trincerarsi dietro al fatto che le loro delibere non erano state impugnate a tempo debito e quindi sarebbero diventate “eseguibili”, vedete la sottigliezza cui si sono affinati per non usare la parola legali, visto che comunque è stato instaurato un giudizio nei loro confronti.

In sostanza, almeno da parte mia, ho notato proprio una netta chiusura mentale nei confronti di noi casalesi, come se essi si ritenessero uguali ai famosi “Angeli sterminatori”, inviati da Dio in persona per castigare noi peccatori alla stregua di Sodoma e Gomorra, significando che tra di noi non ci sono nemmeno sette persone giuste.

Traspariva dal loro linguaggio persino un fastidio per averci ricevuto e, anziché assumere il ruolo di amministratori straordinari, si attribuivano arbitrariamente quello di giudici severi nei confronti di chi per anni non aveva pagato le tasse. Hanno accusato di “ mala gestio” solo i vecchi amministratori politici, ignorando il fatto che il nostro comune negli ultimi venti anni è stato governato più a lungo da Commissari che da Sindaci, come per dire in modo chiaro che “cane non morde cane”, per cui prendiamocela adesso coi cittadini.

In conclusione, abbiamo visto che per i nostri commissari il dialogo consiste solo nell’accettare i loro diktat e non discutere dei nostri problemi, per cui credo che non ci resti altro da fare che controllare più da vicino i loro atti, avvalendoci della facoltà di impugnarli legalmente in tutte le sedi previste, qualora da questo momento riteniamo che essi non siano conformi alle leggi e alle procedure previste in materia da parte dello Stato italiano.

Ragionier Luigi Furia, in rappresentanza della Federconsumatori

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