Mostra d’Oltremare, appalti sospetti: ai domiciliari il direttore marketing

di Redazione

 NAPOLI. Associazione per delinquere, peculato, induzione indebita, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Per questi reati sono stati posti agli arresti domiciliari il direttore Marketing della Mostra d’Oltremaredi Napoli, la sua compagna ed il fratello di quest’ultima.

L’indagine è stata condotta dal gruppo Tutela spesa pubblica della Guardia di Finanza di Napoli su delega della sezione Reati contro la Pubblica amministrazione della Procura partenopea. Grazie ad una serie di intercettazioni telefoniche e a riscontri bancari, si è accertato che i tre “avrebbero costituito da anni, una vera e propria associazione per drenare illecitamente risorse della Mostra d’Oltremare, società interamente pubblica, a vantaggio dei componenti del sodalizio, attraverso il ricorso ad aziende compiacenti e società direttamente collegabili ad essi”, sostiene l’accusa.

L’attività è iniziata nel 2011 ed ha fatto emergere una lunga serie di reati: i tre veicolavano commesse riguardanti l’ideazione grafica, la stampa e l’advertising di eventi di rilievo nazionale svoltisi alla Mostra d’Oltremare tra i quali: la Fiera della casa, Nauticsud, Parchinmostra, Accampamento della Pace.

In particolare ciò sarebbe stato possibile grazie al contributo del direttore Marketing dell’ente, ritenuto illecito, perché sarebbe stato accertato che in alcuni casi avrebbe addirittura imposto ai responsabili di noti eventi fieristici il ricorso ai servizi resi dalle aziende riconducibili alla compagna.

In un caso invece, gli investigatori hanno raccolto gravi elementi indiziari da cui ricavare che i tre arrestati sono riusciti a falsare, grazie anche al ricorso ad offerte fasulle e a ditte compiacenti, l’esito di una informale gara.

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