“Frammenti”, il primo album dei casertani “Lain”

di Redazione

 CASERTA. Anomala ma non casuale la location scelta per la presentazione del primo album dei Lain (Love And Its Nonsense).

Nel primo pomeriggio di venerdì 21, nela sala giunta del Comune di Caserta, la giovane band casertana ha svelato alla stampa il suo primo lavoro discografico “Frammenti”, prodotto dalla School of Rock e registrato tra gli studi di Rtl 102,5 e “La Casetta Studio” di Torre del Greco.

“Casertanità” – orgoglio di essere figlio di Caserta – è stato il termine ricorrente utilizzato dagli artisti, dall’amministrazione comunale, e dalla giornalista casertana nonché curatrice della comunicazione del gruppo Serena Li Calzi, per indicare la piena sinergia con il territorio. Alessandro Ronca, Alfonso D’Agostino, Massimo Vagliviello, Eugenio Fiorillo e Luigi Papale non solo rivendicano con forza le loro radici, ma hanno trovato nella città pieno sostegno dopo i due singoli, “Aria (il senso)” e “Un centimetro al giorno”, che hanno ottenuto un successo di critica e pubblico nazionale attraverso “i passaggi “ a Radio Kiss Kiss Italia e Radio Marte. “I Lain sono l’avanguardia di un movimento musicale locale che ad ora non era riuscito a trovare lo spazio a loro dovuto.

L’amministrazione vuole sostenere questi ragazzi, affinché il loro successo possa servire da volano per tutti i nostri giovani artisti” – si è augurato l’assessore allo spettacolo Pasquale Napoletano. Di questo movimento musicale, che cerca di affrancare il territorio da stereotipi riduttivi, i cinque rappresentano un elemento innovativo sul cui talento sono pronti a scommetterci in tanti. “Aria”, “Un centimetro al giorno” e “Urla”, il nuovo singolo ieri presentato in anteprima e disponibile in rete da domenica sera, sono stati arrangiati da Kikko Palmosi.

Il coautore e arrangiatore di Francesco Silvestre, che ha firmato “Non è l’inferno”,con cui Emma Marrone ha vinto Sanremo 2012, e tutta una serie di successi dei Modà, ha definito “I Lain uno dei migliori gruppi emergenti con cui ho lavorato, possono vantare hanno un’ottima preparazione musicale. Ritengo i brani di buonissimo livello, in particolare “Aria”, che è proprio nelle mie corde di produttore”.

Un biglietto da visita importante che con “Frammenti” può essere esibito dalla band nei circoli musicali che contano. Dieci tracce, di cui otto inediti, che ricordano le linee guida del pop italiano che oggi va per la maggiore, Negramaro e Modà per intenderci, anche se con una cifra stilistica propria in quanto frutto di esperienze e sonorità personali – come ricordato dal frontman Ronca. Caserta è terra di eccellenze musicali dagli Avion Travel e Fausto Mesolella a Pietro Condorelli nel panorama jazzistico; i Lain con loro condividono l’aspetto totalizzante della passione musicale.

Dedicarsi completamente alla musica, fasi risucchiare da un universo tappezzato solo di spartiti e note appartiene è già la loro quotidianità; pur consapevoli che il proprio impegno, ad ora, non gli permette di sbarcare il proverbiale lunario. “La città li ha adottato e questi ragazzi continuano a darci grandi soddisfazione- ha spiegato il primo cittadino Del Gaudio. Io,come amministratore pubblico, ho da subito puntato sui Lain perché oltre ad essere bravi sono “affamati”.

Hanno voglia di arrivare. Un po’ come Caserta che, in una difficile contingenza economica, si aggrappa alla sua storia e ai suoi talenti artistici per rilanciarsi e ripartire”.

La band ripaga il palpabile affetto e stima dei concittadini con una serie di concerti gratuiti.Durante il primo, che si terrà domenica 23, alle 21.30, in piazza Matteotti (piazza Mercato) ,il complesso nel presentare Frammenti “abbraccerà” il suo già numeroso pubblico. Una festa in musica dedicata, in particolare, agli oltre cento volontari che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolare video di Urla (regia di Ivan Forestiere) proiettato durante la serata. Da qui partirà l’avventura delle selezioni per approdare a Sanremo, passaggio obbligato per una realtà emergente, con una consapevolezza in più. Comunque vada l’esperienza festivaliera, dei Lain ne sentiremo parlare a lungo. C’è da scommetterci.

A seguire l’intervista alla band e al sindaco Del Gaudio

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