NAPOLI. Operazione anticamorra, condotta dai carabinieri e dalla Guardia Civil. Trenta persone sono finite in manette in diverse città spagnole, un altro centinaio in Italia.
Si tratta di unorganizzazione legata al clan Polverino di Napoli, guidato da Giuseppe Polverino, arrestato in Spagna nel marzo dello scorso anno, che gestiva un vasto traffico di droga tra i due Paesi. Secondo gli investigatori, gli ingenti guadagni venivano reinvestiti in Spagna in attività lecite del settore immobiliare e della ristorazione.
Le città maggiormente interessate sia agli arresti che alle proprietà dei clan sono Malaga, Alicante, Terragona, Ceuta, Castellon e Cadice, ma si ritiene che il clan agisse su tutta la costa mediterranea spagnola. Gli arresti odierni seguono i due effettuati dalla Guardia Civil: lo stesso Polverino e Raffaele Vallefuoco, ritenuto principale “capo paranza” del clan e responsabile del traffico didrogadalla Spagna all’Italia. Tra i fermati anche Gennaro Principe, ex consigliere comunale di Quarto (Napoli), già sospeso un anno fa.
53 anni, Polverino si nascondeva in Spagna, a Jerez de la Frontera. Era irreperibile dal 2006, dopo il mancato rientro in una casa lavoro. Da tempo gli investigatori sospettavano che Polverino fosse nella penisola iberica, tradizionale rifugio di latitanti eccellenti di camorra, e seguivano vari personaggi legati al boss.
Il clan Polverino ha investito in molte attività economiche i proventi della gestione degli affari illeciti nellarea nord di Napoli, tra Marano e Quarto. Ma è ben presente anche in molte regioni italiane attraverso i cosiddetti colletti bianchi.