CASTEL MORRONE. La giunta comunale di Castel Morrone, capeggiata dal sindaco Pietro Riello, ignora i morronesi che versano in situazione di bisogno e rinvia alle calende greche lassegnazione dei contributi economici richiesti da 65 famiglie nellanno 2012.
Alla precisa interrogazione del consigliere comunale Aniello Riello sulla paralisi del servizio contrasto alla povertà lassessore competente ha addotto a giustificazione le difficoltà economiche in cui versa il Comune. In realtà dal conto consuntivo 2012 risulta che sono stati spesi due milioni e duecentomila euro per la spesa corrente ma non è stato assegnato nemmeno la briciola di un euro a una qualche famiglia bisognosa. Per il sindaco i bisognosi possono anche morire di fame, a partire dai più piccoli per finire a quelli anziani, quasi a reputarli scarti umani senza diritti e non meritevoli di considerazione.
Questa è la situazione a Castel Morrone dopo laccantonamento delle domande per il contrasto alla povertà pervenute nel 2012. In questo frangente di grave crisi economica, il totale disconoscimento da parte dellamministrazione comunale dei diritti sociali, sanciti nelle leggi 112/98 art. 131 e 328/2000 art. 6, e dellobbligo alla beneficenza pubblica, sancita nellarticolo 22 del Dpr 616/77, mostrano qual livello di insensibilità hanno raggiunto il sindaco e gli assessori nel negare e calpestare i bisogni primari della parte più vulnerabile della comunità morronese.
Il Pd continuerà la battaglia per affermare il diritto alla dignità sociale dei soggetti svantaggiati, oggi invece negato dalla Giunta comunale che nasconde le sue colpe dietro il mancato funzionamento dellambito sociale C1.
Quando in realtà, non solo l’ambito C1 nel 2012 ha funzionato regolarmente e sino al 31 marzo 2013, ma resta che, il Comune è il titolare delle funzioni sociali e lambito C1 soltanto un delegato e quindi la Giunta può intervenire in via sostitutiva quando e come vuole.
Partito Democratico di Castel Morrone