Sigaretta elettronica, Codacons denuncia spot pubblicitario

di Antonio Arduino

 AVERSA. A proposito di pubblicità ingannevole. Il Codacons denuncia al Garante lo spot della sigaretta elettronica diffuso dai media da una ditta produttrice degli Ends (Electronic Nicotine Delivery System).

Per l’associazione dei consumatori non è possibile accettare la messa in onda di spot che spingono l’uso del prodotto, oggi venduto liberamente anche in edicole e supermercati grazie a confezioni a basso costo, essendo ancora incerta l’efficacia della sigaretta elettronica utilizzata al fine di smettere di fumare, essendo ancora da dimostrare la sicurezza d’uso e avendo il ministro della salute Balduzzi vietato la vendita ai minori di 16 anni di prodotti contenenti nicotina, in attesa di avere maggiori evidenze scientifiche per procedere a una regolamentazione.

“Smetti, smetti. Con F… anno nuovo vita nuova. E fumi dove ti pare come un principe” recita lo spot segnalato al Garante che utilizzando come testimonial il principe Emanuele Filiberto di Savoia fa accendere la fantasia ed insieme la curiosità del telespettatore, inducendolo a credere in affermazioni sulle quali cui si nutrono ancora dubbi.

E poi il “fumi dove ti pare” suggerito dallo spot che si svolge in un ristorante, facendo intendere che la sigaretta elettronica possa essere usata dappertutto in barba ai divieti previsti dalla legge antifumo per il Codacons è chiaramente un messaggio ingannevole. Perché, anche se la legge antifumo non vieta espressamente l’uso della sigaretta elettronica nei locali pubblici, le due più grandi aziende di trasporto italiane, Alitalia e Trenitalia, e alcuni comuni italiani hanno espressamente vietando l’uso degli Ends che così sono proibiti in treno, aereo, scuole, asili e uffici pubblici. Inoltre molti bar e ristoranti chiedono alla clientela di rispettare comunque il divieto, per non rischiare di dare fastidio ai non fumatori, anche solo con l’emissione del vapore che spesso è aromatizzato.

“L’Organizzazione mondiale della sanità – ricorda il Codacons nella segnalazione al Garante – raccomanda per gli Ends l’adozione delle stesse restrizioni usate per ridurre il fumo convenzionale”. “Il messaggio generale che si vuole far arrivare al consumatore con questo spot – sottolinea il Codacons – è che passando alla sigaretta elettronica si può smettere di fumare e che usandola sigaretta si possono avere benefici per la salute affermando “più benessere, più fiato” mentre, invece, nella comunità scientifica, c’è il fondato sospetto che causi danni ai polmoni”.

“Nessuno chiede all’azienda di non produrre e commercializzare gli Ends ma di non pubblicizzarli con messaggi ingannevoli. La chiarezza permette al consumatore di decidere se utilizzare o meno la sigaretta elettronica, Così come fa con la sigaretta tradizionale continuando ad usarla malgrado i pacchetti rechino la scritta inequivocabile “il fumo uccide”. Perché – conclude la nota – ciascuno è libero di scegliere come morire ma non di scegliere per suggestione mediatica”.

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