Pronto Soccorso, botta e risposta tra Cgil e Danzi

di Nicola Rosselli

 AVERSA. «Al Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa non si riesce a garantire un livello di assistenza accettabile, medici e infermieri sono sotto organico in un territorio ad alta densità abitativa e ad alto tasso criminale e spesso vittime di aggressioni da parte degli utenti. Vanno subito fatte delle assunzioni».

Una cantilena che va avanti da anni con cambio dell’interprete che lancia l’allarme periodico. Ora è il segretario della Cgil-Fp di Caserta, Umberto Pugliese, a rimarcare che «ogni giorno ricevo le proteste di coloro che lavorano al reparto d’emergenza del Moscati in condizioni assurde, costretti a turni massacranti anche di 18 ore».

Il pronto soccorso del nosocomio aversano, con circa 110mila prestazioni annue fornite (fino a 200 al giorno), è secondo solo dietro al Cardarelli di Napoli, dove intanto, «anche di recente – spiega Pugliese – si continua a derogare al blocco delle assunzioni decise dalla Regione Campania con l’ingresso di medici e altre figure. Perchè ad Aversa, invece, il divieto di nuove assunzioni è così rigido anche se la situazione è esplosiva?».

Una situazione che ha portato due settimane fa i medici del pronto soccorso, diretto da Rosa Raucci, ad inviare una nota alla direzione dell’Asl di Caserta nella quale affermavano di essere «scarsamente sostenuti dai colleghi degli altri reparti», paventavano possibilità di «errori professionali» dovuti a condizioni di lavoro «sempre meno sostenibili sotto il profilo psicofisico individuale».

Insomma, una situazione nota con 14 medici in servizio al Pronto Soccorso rispetto ai 18 richiesti per garantire efficienza. Così come gli infermieri sono 26 a fronte di un fabbisogno in organico di almeno 30. «Al direttore sanitario Tatavitto – è ancora Pugliese a parlare – abbiamo proposto di rivedere la dotazione organica, e di farsene promotore verso la Regione Campania. Anche ai politici casertani chiedo però di intervenire con urgenza visto l’arrivo dell’estate che porterà ancora più disagi».

Alla Cgil risponde il direttore sanitario dell’Asl Caserta, Gaetano Danzi, che, dopo aver evidenziato che presso il nosocomio normanno manchi personale abilitato all’utilizzo presso i reparti di emergenza ed urgenza e che sia in grado di affrontare turni di notte, ricorda che «già in tempi non sospetti e prima del Cardarelli, affrontando tutte le possibili conseguenze anche personali, abbiamo disposto il reclutamento di tre medici, di cui due per il pronto soccorso del Moscati e di uno per quello dell’ospedale di Sessa Aurunca.Una decisione che la dirigenza dell’Asl ha adottato nella consapevolezza della straordinarietà della situazione, nonostante l’impasse a livello regionale».

Per la cronaca i nuovi sanitari dovrebbero prendere servizio in tempi brevi, massimo entro la fine del corrente mese di giugno, dopo essersi liberati delle attuali incombenze.

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