Pista di atletica, Della Valle replica a Barbato

di Redazione

Gino Della ValleAVERSA. Leggendo le dichiarazioni di Elia Barbato forse qualche suo amico avrà detto: “Tu quoque, Brute, fili mi”?

Dobbiamo registrare, infatti, l’iscrizione nelle liste dei revisionisti e dei denigratori della passata amministrazione l’assessore Elia Barbato che, preso da una confusione mentale, prende come Arlecchino i famosi fischi per fiaschi e non ricorda che nel 2005 era lui assessore della giunta Ciaramella.

Il sottoscritto dal 2003 al 2007 (4 anni) è stato consigliere comunale di maggioranza in quella che quasi tutti gli aversani (il sottoscritto compreso) giudicano esser stata una splendida amministrazione, non avendo comunque il peso e la valenza del “gruppo dirigente” dell’epoca, del quale faceva parte Barbato.

Sappiamo tutti che la politica di oggi è fatta, purtroppo, di riposizionamenti repentini e ritrattamenti veloci ma vi è un limite. Non si può arrivare fino al punto di sovvertire totalmente le posizioni di responsabilità occupate, inventando o immaginando per il sottoscritto un ruolo di “deus ex machina” che hanno sempre ricoperto altri. Detto questo vorrei rassicurare l’amico Barbato che non ho alcun risentimento personale circa la Delibera con la quale è stata avviata la procedura in questione.

Tuttavia mi permettevo di far notare che un argomento così importante non è stato vagliato ne dal Partito ne dal gruppo consiliare e che non reputo corretto questo modo di agire. Lo stesso Barbato ha dichiarato infatti, che la questione è stata affrontata solo all’interpartitico. La mia assenza alle riunioni del gruppo consiliare non può esimere l’assessore dal portare all’interno dello stesso fatti importanti che vanno discussi ed approvati da tutti.

Gli aggettivi demagogo e populista sono fuori contesto e per questo non li commento. Mi preme invece far sapere all’Assessore Barbato che non disdegno affatto la qualifica di suggeritore.

E’ proprio ciò che sto tentando di fare e per questo sono stato eletto. Continuerò a immaginare e a “consigliare” nel Civico Consesso anche attraverso i media, le mie idee per la città, con la massima trasparenza e mai condizionato da interessi di parte. Vorrei tanto chiedere all’assessore Barbato quali sono state le proposte impraticabili o illogiche che il sottoscritto ha formulato. Comunque è anche per questo che Elia (mi consentirà di chiamarlo per nome) sta facendo l’assessore.

La sua capacità realizzativa sia in politica che nella professione privata, la sua praticità, unita con una mente logica e razionale, fanno di lui un uomo di punta del partito aversano. Ho deciso di fare una proposta alternativa poiché nella delibera di giunta numero 132 del 17 maggio scorso si fa riferimento ad un crono-programmaministeriale, ma non vengono chiarite le relative scadenze.

La proposta che ho formulato attraverso i media, crono-programma o meno, è attuabile in tempi brevi poiché il procedimento necessario a sottoscrivere un protocollo di intesa non ha tempi biblici. Comunque, se i tempi erano così brevi e stringenti sarebbe stato opportuno affrontare per tempo la questione.

Non è mai consigliabile arrivare alla scadenza di questioni così importanti poiché tutti sappiamo che la fretta è cattiva consigliera. A tal proposito ho notato che il nostro assessore non hai fornito alcuna spiegazione in ordine alla natura delle procedure amministrative avviate e questo fa aumentare le mie perplessità.

Il consigliere comunale del Pdl Gino Della Valle

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