Pista di atletica, Barbato: “Travisata la verità”

di Redazione

 AVERSA. Ho appreso del risentimento del consigliere Della Valle sull’adozione di una delibera che indirizza il dirigente al ramo alla ricerca di aree da destinare alla realizzazione di una pista di atletica leggera.

Mi dispiace intervenire ma, per onore della verità, è bene che si sappia che la polemica innescata ha un unico scopo: quello di travisare la verità, distogliere l’attenzione del lettore con chiare mire demagogiche e populiste, in netta contrapposizione con ciò che dovrebbe fare un consigliere di maggioranza, tra l’altro collega di partito dell’assessore chiamato in causa.

Della Valle, ultimamente, autoemarginatosi dal resto della maggioranza e soprattutto dal proprio partito, il PdL, si è dato ad un nuovo lavoro: quello dell’oracolo, o meglio, forse più adatto, a quello del suggeritore. Ma purtroppo i suggerimenti impartiti il più delle volte o sono impraticabili o addirittura al di fuori della logica. Nel caso in questione relativo all’avviso pubblico per il reperimento di un’area da destinare alla costruzione di una pista di atletica leggera, Della Valle dimentica più cose e cioè:

– nel 2005, l’on. Santulli, all’epoca Deputato della Repubblica, era riuscito ad ottenere un finanziamento ministeriale di ben € 1.700.000,00 per la realizzazione della suddetta opera pubblica. Allora Della Valle, autorevole esponente dell’esecutivo in quota AN, abile suggeritore, dimenticò di ricordare al Dirigente al ramo di inviare la relativa richiesta di finanziamento la cui scadenza era il 30.9.2005. Per questo motivo, grazie alle diplomazie dell’epoca, lo stesso non fu revocato, ma ridotto ad € 1.100.000,00. In breve sostanza la somma che doveva servire per l’acquisizione dell’area al patrimonio comunale venne decurtata per negligenza e/o per semplice sbadataggine;

– l’attuale consigliere delegato alla realizzazione della pista di atletica, Paolo SANTULLI, dopo aver tentato più volte, avendone avuto delega dal tavolo dell’interpartitico di maggioranza, di ottenere l’area demaniale a ridosso del tenimento del comune di Carinaro, in via Petrarca, si è visto costretto, al fine di non vedere revocato definitivamente il finanziamento, a cercare altra soluzione tecnica più rapida, attese le lungaggini burocratiche ed i disposti normativi non in linea con il cronoprogramma ministeriale. Di ciò vi è documentato riscontro nella delibera di G.M. n.132 dl 17.5.2013;

– Della Valle parla di accordi istituzionali, ma dimentica che quegli accordi si realizzano attraverso la sottoscrizione di protocolli di intesa che, solo per organizzare un tavolo, impiegano tempi biblici. Non possiamo che essere d’accordo sull’istituire un tavolo di discussione su tali obiettivi, proponendo argomenti che possano interessare tutti i soggetti interessati e, perché no, anche i privati sicuramente più rapidi nel trovare soluzioni come dimostrano i tempi lunghi che la burocrazia istituzionale impiega per produrre atti: valgano ad esempio il tentativo che l’amico ing. Romualdo GUIDA sta compiendo da anni per proporre un Piano Urbanistico Attuativo per il recupero urbano di una parte della città ma, anche, gli oltre quindici anni impiegati per risolvere la diatriba p.zza Crispi che, solo grazie al decisionismo del Sindaco Sagliocco , sta volgendo al termine.

Infine mi corre l’obbligo di consigliare all’amico Gino, se Lui mi consente di chiamarlo per nome, di ritornare sulla terra, terminando il suo esilio, partecipando alle riunioni del gruppo consiliare che il capogruppo Tozzi riunisce ogni settimana ed in occasione di eventi di notevole valenza politica, raccordandosi con il neo delegato cittadino per essere informato ed, eventualmente, esprimersi per tempo sulle decisioni da prendere: tutto ciò perché la decisione di assumere l’atto deliberativo di Giunta Municipale è stato avallato dal tavolo dell’interpartitico di maggioranza alla presenza dei rappresentanti di tutti i partiti. Di quell’incontro è possibile chiedere informazione ai presenti ed in particolare, per ciò che riguarda il nostro partito, al consigliere Tozzi ed all’arch. Golia, che avallarono la proposta del consigliere Santulli, delegando il Sindaco ad attivare le procedure di rito.

Chi legge deve sapere che nella delibera è scritto:

CHE le somme previste sono sufficienti a coprire la spesa esclusivamente della sola opera pubblica e non dell’acquisizione dell’area;

CHE questa amministrazione non possiede suoli di proprietà comunale aventi le caratteristiche necessarie alla realizzazione dell’opera;

CHE è opportuno avviare le procedure di reperimento di aree aventi le idonee caratteristiche attraverso la pubblicazione di avviso pubblico finalizzato ad ottenere manifestazioni di interesse volte all’acquisizione di suoli disponibili di proprietà di terzi che potranno proporre, a compensazione della suddetta cessione, in rapporto al valore del suolo da cedere, soluzioni compensative anche in deroga agli strumenti urbanistici trattandosi di opere pubbliche e/o di interesse pubblico da sottoporre poi alla valutazione del consiglio comunale.

Ed, infine, è bene che si sappia che la realizzazione della pista di atletica leggera non realizza stravolgimento di suoli ma anzi, nel rispetto delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, rappresenta un’attrezzatura di interesse comune che rientra tra le previsioni degli obblighi di legge per la dotazione, alla cittadinanza, delle cosiddette aree standard di uso pubblico.

L’assessore ai lavori pubblici, Elia Barbato
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