Giovani Campani aprono una “finestra sul mondo”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Aprire una finestra sul mondo”. Questo lo slogan che meglio sintetizza il fine che l’associazione Giovani Campani nel Mondo si propone di perseguire!

Un sodalizio che vede tra le figure di spiccol’aversana Federica Ronsini. Obiettivo principale di GCM è la promozione degli scambi internazionali tra gli studenti, le Università e le Istituzioni, obiettivo a cui le realtà accademiche italiane sembrano aver dedicato uno spazio ancora insufficiente rispetto a ciò che accade altrove.

“Ecco perché – afferma la giovane professionista aversana – il ruolo chiave che abbiamo deciso di svolgere è quello di offrire agli studenti l’irripetibile possibilità di confrontarsi con migliaia di altri giovani, provenienti da ogni parte del mondo. Mettere alla prova le proprie capacità, affinare le specifiche competenze e indirizzare le attitudini personali costituiscono per noi la chiave di volta per dare piena attuazione al nostro motto: “Be the change you want to see in the world!”. Federica è Head Delegate, cioè capo dell’intera delegazione, rappresentante dell’associazione GCM nel contesto internazionale, per la Federico II, l’Università di Salerno e del Sannio, oltre a essere responsabile della commissione didattica.

E’ stata lei, infatti, a tenere il corso ai ragazzi, tutti studenti universitari, durante il quale ha spiegato loro il funzionamento dell’ONU, le commissioni e le loro competenze, le regole di procedura secondo cui si svolgono le negoziazioni internazionali, oltre a mettere in campo esercitazioni pratiche. Ha curato tutta la parte della formazione da novembre a marzo scorso, con la collaborazione di alcuni docenti universitari. Al termine ha accompagnato la delegazione campana a New York, qualche settimana, ove si è svolta la simulazione vera e propria, dirigendo i lavori dei ragazzi nelle commissioni.

L’NMUN NY 2012 è stata per l’Associazione il banco di prova per testare le proprie capacità organizzative e potenzialità di crescita. L’Ncca ha assegnato all’ Università degli Studi di Napoli Federico II due Paesi da rappresentare nel consesso dell’Onu: l’Eritrea, nelle commissioni afferenti all’Assemblea Generale, e la Federazione Russa, quale membro permanente con potere di veto, nel Consiglio di Sicurezza. La delegazione era composta da 16 validissimi studenti, selezionati per merito su circa 40 iscritti. La simulazione vera e propria si è svolta a New York City la prima settimana di aprile, presso il Marriott Marquise Hotel di Times Square, ed ha avuto una durata di 5 giorni, compresa la cerimonia di chiusura, che è stata tenuta presso il Palazzo di Vetro, Headquarters delle UN, nella sala dell’Assemblea Generale plenaria. Durante la permanenza nella City, gli studenti hanno inoltre potuto prendere parte ad una serie di incontri con le istituzioni diplomatiche italiane: il Rappresentante Diplomatico della Santa Sede, il Rappresentante Diplomatico dell´Ordine dei Cavalieri di Malta, il direttore della Casa Italiana Zerrilli – Marimò della NY University e il Presidente delle Camere di Commercio Italiane a New York.

La delegazione campana ha portato a casa due premi: l’India all’interno del Security Council ha conquistato la menzione di out standing Position Paper, in quanto la delegazione si è fatta promotrice di proposte di soluzione a problematiche cruciali per gli equilibri mondiali, che sono state valutate essere molto concrete e perfettamente in linea con i principi di diritto internazionale; in particolare è stata apprezzata l’idea di istituire un tribunale speciale, sulla falsariga di quelli in passato creati per l’ex Jugoslavia e per il Rwanda, con giurisdizione esclusiva sulla pirateria.

L’altra menzione è stata quella di honorable delegation per l’intera delegazione di Saint Kitts e Nevis, premiata per l’impegno, la perfetta padronanza delle regole di procedura, la conoscenza della politica del Paese, le capacità diplomatiche dei delegati ed il buon andamento complessivo delle negoziazioni durante tutta la simulazione, che hanno portato il team a sponsorizzare e a firmare resolutions di contenuto importante.

“Tutto ciò – ha dichiarato Ronsini – ci deve realmente inorgoglire, perché ci fa capire di cosa siamo capaci. E’ proprio il caso di dire: per aspera ad astra! Tanto sacrificio lautamente ripagato dai successi conseguiti! Ma ciò che ci preme sottolineare è che il nostro impegno non si arresta qua. L’importantissimo traguardo raggiunto, sperato, ma sorprendente, non è per noi un punto di arrivo, ma solo il punto di partenza per una crescita sempre più intensa, alla quale ciascuno darà il suo personalissimo e prezioso contributo; crescita che sarà animata dall’orgoglio, dalla curiosità e dall’entusiasmo degli studenti assetati dalla voglia di imporsi al pari o addirittura meglio di tutti gli altri nel frame work mondiale, per dimostrare a tutti il proprio inestimabile valore e per raggiungere obiettivi sempre più di prestigio.

Il Rettore prima che partissimo ci aveva raccomandato di portare alto l’onore della Federico II e di scrivere il suo nome nel framework delle UN: e noi ci siamo riusciti, siamo rientrati tra le poche università italiane premiate (Firenze, Macerata), al pari della NYU, di Harvard, della Berkeley, pur avendo lo svantaggio della lingua straniera”.

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