Ambito Territoriale Minimo: chi gestirà la distribuzione di gas?

di Nicola Rosselli

 AVERSA. L’Amministrazione Provinciale di Caserta vuole “scippare” il ruolo di soggetto capofila dell’Ambito Territoriale Minimo per la gestione delle rete metanifere e la relativa distribuzione del gas nei comuni ricompresi nell’ambito.

L’annunzio, nella mattinata di giovedì, nel corso di una riunione presso gli uffici della provincia, dove, assente il presidente Zinzi per i postumi di un piccolo intervento chirurgico, a fare gli onori di casa c’erano l’assessore e il dirigente al ramo. Entrambi hanno dichiarato ai rappresentanti del 65 comuni interessati (64 casertani con Aversa comune più popoloso –Caserta è in un altro ambito territoriale- e un ente appartenente alla provincia di Frosinone) che l’amministrazione provinciale intende chiedere loro la delega per fungere da ente capofila o coordinatore che dir si voglia.

In pratica, grazie ad una norma del 2011, sono stati creati gli ambiti territoriali minimi che devono, tutti insieme, per economie di scala, gestire la distribuzione del gas di città compreso la gara per la gestione della rete e la fornitura.

Il comune che deve organizzare la gara, sempre secondo la normativa, dovrà essere o il comune capoluogo di provincia o, in mancanza, il comune più grande, ossia, nel caso dell’Ate in questione Aversa. Solo in caso di negligenza di quest’ultima o di mancata delega da parte degli altri comuni, potrà subentrare l’amministrazione provinciale. Il tutto dovrà essere pronto entro 46 mesi dal varo della norma, ossia entro agosto 2015. In mancanza di atti, a questa data, ci sarà il commissariamento per questo singolo atto dalla regione.

“Il comune di Aversa -ha dichiarato Luciano Luciano, consigliere comunale delegato per questa attività dal sindaco Sagliocco e presente alla riunione- si è attivato per tempo già nelle scorse settimane chiedendo la delega ai comuni ricompresi nell’ambito e, come ribadito nel corso dell’incontro, intendiamo andare avanti. L’amministrazione provinciale ha riferito il proprio intendimento, ma noi vogliamo esercitare le nostre prerogative in collaborazione con tutti, provincia compresa”.

“Dal 2011 si sono persi già due anni. Si tratta –ha concluso Luciano- di una situazione complessa. Tra l’altro le province potrebbero non esserci più a breve e con questa spada di Damocle sulla testa rischieremmo di iniziare tutto l’iter da capo sotto il commissariamento della Regione Campania”.

Da sottolineare che la normativa vigente prevede anche la possibilità di accorpare più ambiti, per cui, potrebbe anche essere economicamente più soddisfacente per i comuni che ne fanno parte dare vita ad un unico ambito provinciale per cercare di ottenere condizioni più favorevoli per gli utenti.

L’ambito di cui fa parte Aversa è denominato Caserta 2 Nord e Ovest e raggruppa i seguenti comuni casertani: Ailano, Alife, Aversa, Baia e Latina, Caianello, Cancello ed Arnone, Capriati al Volturno, Capua, Carinaro, Carinola, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Castel Volturno, Castello del Matese, Cellole, Cesa, Ciorlano, Conca della Campania, Falciano del Massico, Fontegreca, Francolise, Frignano, Gallo Matese, Galluccio, Gioia Sannitica, Grazzanise, Gricignano di Aversa, Letino, Lusciano, Marcianise, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Mondragone, Orta di Atella, Parete, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Riardo, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, San Cipriano d’Aversa, San Gregorio Matese, San Marcellino, San Pietro Infine, San Potito Sannitico, San Tammaro, Santa Maria La Fossa, Sant’Angelo d’Alife, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Sparanise, Succivo, Teano, Teverola, Tora e Piccilli, Trentola Ducenta, Vairano Patenora, Valle Agricola, Villa di Briano.

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