Lavori sottopagati al “Sidicinum”: arrestati due giovani boss dei Belforte

di Redazione

 TEANO. Due giovani esponenti del clan Belforte di Marcianise, entrambi di nome Camillo Belforte, di 33 anni, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

L’operazione, eseguita dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere nei territori di Marcianise, Capodrise, Macerata Campania e Nuoro, in Sardegna, riguarda un’indagine coordinata dalla Dda partenopea e svolta dai militari della stazione di Macerata Campania.

Dall’indagine, che ha avuto inizio nel marzo 2013, a seguito della denuncia sporta da un imprenditore edile ai carabinieri, è emerso che i Belforte, detti anche “Mazzacane”, nonostante fossero decimati dagli arresti di capiclan e loro consorti, continuavano ad imporre il pizzo in zona attraverso i figli.

In particolare, i due Camillo Belforte, divenuti reggenti del clan, nel maggio 2009, grazie anche alla collaborazione di un imprenditore di Santa Maria Capua Vetere, e all’intermediazione di un capoclan di un altro gruppo criminale alleato, di Portico di Caserta, costringevano due imprenditori, titolari di una ditta di costruzioni, ad eseguire i lavori di realizzazione di due negozi all’interno del centro commerciale “Sidicinum” di Teano, commissionati da una ditta riferibile ai Belforte, per l’importo di 200mila euro. Cifra notevolmente inferiore al valore reale dei lavori e a quanto già pattuito (408mila euro) con regolare contratto.

Inoltre, i due imprenditori erano stati costretti ad eseguire, senza ricevere alcun corrispettivo, ulteriori interventi per 45mila euro relativi agli stessi lavori.

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