Il Basket Succivo in Promozione

di Redazione

 SUCCIVO. Segnatevi questa data: 4 maggio 2013. Il Basket Succivo scrive una pagina di storia dello sport cittadino e compie una vera e propria impresa al Palabutangas di Pozzuoli.

La partita contro Crossover, imbattuta in casa nella regular season, termina 45-35 ma è solo la punta di un iceberg che vaga in Prima Divisione da nemmeno 3 anni. Era soltanto il 2010 quando la società vide la luce, il 2011 l’anno del primo campionato: penultimo posto e sole 3 vittorie. Ma da lì è cominciata l’ascesa. L’anno successivo l’incredibile rincorsa culminata nel secondo posto a 24 punti, ma i playoff giocati contro Lioni furono impietosi: 0-2 secco e altro anno di Purgatorio. Nel 2013 la consacrazione: primo posto mai in discussione, 12 vittorie a fronte di 2 sconfitte e playoff dominati con il 2-0 nella serie di ieri.

Una crescita esponenziale e ora il Basket Succivo si troverà catapultata nella nuova realtà cestistica della Promozione, da affrontare con la grinta e la voglia di chi sa che lì non ci è arrivato per caso. Al Palabutangas presenti solo supporters succivesi al seguito della squadra. Barretta sceglie come titolari Lucci-Laezza-Cirotto-Saviano-D’Angelo, mentre Crossover schiera Cantalice-Di Bonito-Saggiomo-Manzo e Testa, che fa le veci del capitano Puglia assente per squalifica. Nei primi dieci minuti i giocatori atellani provano a prendere confidenza col parquet scivoloso, che limita le loro ripartenze veloci.

 Impegnati a prendere le misure al tabellone si segna poco. Il canestro sputa la prima tripla della serata firmata Marco Saviano e Laezza perde palla per il contropiede dei padroni di casa: 5-4 e il coach non le manda certo a dire. D’Angelo nel pitturato sembra Mr.T dell’A-Team e mette i suoi primi due punti con gli avversari che provano ad arrampicarsi su di lui. Il primo periodo ha comunque un nome e un cognome: Francesco Cirotto. L’ala grande #12 riempie il tabellino prendendosi i tiri dalla media distanza (6 punti nel parziale) e scrivendo l’8-7 di fine quarto. Il secondo periodo si apre con la magia di Barbato. Il #24, chiuso in palleggio sull’out di destra, sfugge al diretto marcatore ballando sulla linea laterale e poi penetra in mezzo ad una foresta di braccia: sbuca dal nulla appoggiando al tabellone per il +3 ospite.

Crossover soffre l’ottima difesa di Succivo e ci prova solo da fuori. Saggiomo dal perimetro insacca, ma gli arbitri convalidano da due: piede sulla linea e proteste dei locali. La gara si tiene aperta punto a punto, se non fosse per l’irriverente Campolattano che entra in campo e sulla sirena di fine possesso piazza una tripla ignorante che mette la prima distanza tra le due squadre: 17-14 all’intervallo.

All’inizio del terzo tutti si chiedono che fine abbia fatto Laezza M., ancora fermo al palo nel tabellino delle segnature. Tocca allora al play Campolattano prendere in mano la situazione, accelerando la manovra. Barretta riesce a bloccare Crossover con l’ottima difesa di Maggio e Saviano, anche stasera implacabile dall’angolo, e i puteolani non segnano più. Ne approfitta Campolattano, che dispensa regia e assist come se non ci fosse un domani, e indirizza uno di questi dritto per dritto a Laezza, che finalmente si sblocca. Break di Succivo: +10 alla fine del terzo quarto e sbalorditiva difesa che impedisce a Crossover di sfondare il muro dei 20 punti dopo 30 minuti di gioco. 29-19.

La fine è vicina e gli atellani sentono l’odore della preda. Barretta prova a non far calare la concentrazione lanciando D’Ettore e tenendo in rotazione Savinelli e D’Angelo. Crossover va in pressione per recuperare lo svantaggio e galleggia tra il -8 e il -10. Ma arriva la sentenza finale che decreta la vittoria: Michele “scusate il ritardo” Laezza decide finalmente di entrare sul parquet e mette 11, dico 11, punti di fila (sui 16 di squadra nel parziale).

Come in una staffetta 4×100, la guardia succivese prende l’ultimo testimone e si lancia alla rincorsa di Crossover con uno scatto d’altri tempi e bruciando i puteolani sul traguardo. Cantalice prova a fermarlo, ma commette antisportivo.

È la svolta: recupero annullato e atellani che si tengono sul +10 fino alla fine. La sirena decreta la fine della partita e l’inizio dei festeggiamenti. I tifosi invadono il parquet e si uniscono ai giocatori nel grido di vittoria. Il 45-35 finale è buono solo per gli amanti delle statistiche.

Giorni di festa, quindi, attendono il Basket Succivo, con la Società che già guarda al futuro e si mette in moto per allestire un campionato di Promozione dignitoso e che valorizzi quanto di buono fatto in questi tre anni di vita.

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