Schede elettorali fotografate: più che reato una “moda”

di Nicola Rosselli

 SANT’ARPINO. Più che raffica di reati, una “moda” tra ragazzi. Almeno tre casi di fotografie di schede elettorali, per “certificare” il voto espresso nel segreto della cabina.

Gli episodi si sono verificati domenica,nella prima mattinata di elezioni comunali a Sant’Arpino, in seggi diversi. Da quanto appreso dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa che, coordinati dal colonnello Gianluca Vitagliano, conducono le indagini, i presidenti dei seggi interessati hanno sentito il click dei telefonini che scattavano le foto ed hanno avvertito i carabinieri presenti fuori dai seggi che avrebbero accertato almeno tre casi.

Si tratterebbe di preferenze date ai diversi contendenti in lizza. In paese sono quasi tutti concordi nel dichiarare che si è di fronte a casi di esibizionismo, più che di voto di scambio non essendoci stato alcun episodio che potesse far ipotizzare una compravendita di preferenze. Non a caso, già in occasione di precedenti appuntamenti elettorali erano apparse schede elettorali con il voto espresso.

Ma così facendo sirischia di incorrere in un reato penale: fotografare le schede elettorali votate è infatti severamente vietato, poiché le immagini scattate nel segreto della cabina possono essere usate per pilotare il voto. Secondo la legge del 2008 che regola la materia, chi viene scoperto a fotografare una scheda votata è punito con l’arresto da 1 a 3 mesi e con una multa da 300 a 1000 euro.

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